Bike Sharing: nuove stazioni, abbonamenti in edicola e…

Milano, città a misura di due ruote? Ci piacerebbe, ma nonostante gli sforzi non sembra ancora del tutto possibile.

Sì perché tra furti di biciclette sempre più frequenti (vi ricordate, tempo fa vi avevamo parlato di una trovata geniale in tal caso…), biciclettate (le cosìddette critical mass, la massa critica che sfruttando la forza del numero invade le strade normalmente usate dal traffico automobilistico – senza inquinare!), a Milano i mezzi di trasporto ecologici non sembrano essere troppo apprezzati, dagli automobilisti soprattutto, né esistono abbastanza corsie riservate alla categoria.

E poi c’è il bike sharing, tanto amato da chi ama pedalare, è di fretta e non ha tempo di prendere i mezzi di trasporto, o di “farsela a piedi”, che sembra avere un successo continuo che non conosce crisi. Sì perché proprio in questi giorni in via Pacini (zona Lambrate) è stata inaugurata la stazione numero 200. Non male per il servizio offerto dalla nostra città che in oltre due anni ha visto una crescita del 66% (favorita dall’introduzione delle zone a pedaggio dell’Area C).

In crescita è dunque il numero degli utenti che usufruiscono dell’abbonamento sia di giorno che di notte (la media di utilizzo notturno è di 413). Ed è proprio per questo motivo che a partire da settembre gli abbonamenti di Bike Sharing sarnno venduti anche in edicola. Inoltre, per ogni stazione sarà previsto un codice a barre (Qr code) leggibile dallo smartphone attraverso il quale gli utenti potranno segnalare disservizi, biciclette in cattivo stato, reclami o problemi.
Sperando che il servizio funzioni e le biciclette non vengano ulteriormente danneggiate o addirittura abbandonate per la città come in passato. Ma lì, sta nel senso civico delle persone…

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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