La notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo 2015 in tutta Italia tornerà l’ora legale: le lancette andranno quindi spostate un’ora avanti facendoci perdere un’ora di sonno (ma acquisteremo un’ora di luce in più!)
Che sarà mai, diranno alcuni, mentre i dormiglioni che approfittano del fine settimana per farsi coccolare da Morfeo stanno già facendo il broncio… Ebbene, i disagi emotivi e psicofisici della perdita di un’ora di sonno non sono cosa da poco: secondo recenti studi infatti, tali disturbi colpiranno ben il 15% degli italiani, mettendo a rischio anche il riposo dei più piccoli.
Con l’ora legale le lancette andranno spostate un’ora avanti
(Ora solare e ora legale, perché?)
Lo spostamento delle lancette dalle 2.00 alle 3.00 del mattino, porterà oltre 9 milioni di persone a provare un aumento del senso di fatica e dell’irritabilità, per non parlare della comparsa di numerosi disturbi quali emicrania e insonnia. Tutta colpa della cronobiologia, afferma Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, branca che studia i fenomeni ciclici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare che influirà sui processi fisici e mentali.
Come prevenire questi disagi emotivi e psicofisici? Sembrerà una cosa da niente, ma è fondamentale idratarsi: recenti studi in materia di benessere psico-fisico legati alla cronobiologia hanno infatti dimostrato come l’idratazione sia un fattore fondamentale, soprattutto durante il ritorno della primavera, stagione che per molte persone rappresenta un momento difficile da affrontare per i cambiamenti luminosi.
Questi fattori influiscono soprattutto su alcune tipologie di personalità molto sensibili, che talvolta iniziano a soffrire di un vero e proprio disturbo, SAD, vale a dire “Seasonal Affective Disorder”. In altre parole si tratta di depressione stagionale i cui effetti si acuiranno durante il ritorno dell’ora legale e dell’ora di luce in più.
In Italia ne soffrono già più di 3 milioni di persone che, nei casi più gravi, manifestano ulteriori problemi da non sottovalutare, quale l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
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