Prima erano le storie, ora sono le mani: Elio e le Mani Tese, un concerto di beneficenza. Dove? Al Conservatorio di Milano: ecco quando e come prenotare!

Conservatorio di Milano

Dal 1964 la ONG Mani Tese opera per combattere la fame e gli squilibri tra Nord e Sud del mondo.
Dal 1979 Elio e le Storie Tese fanno divertire il pubblico con la loro musica “sui generis”, tra rock progressivo e testi divertenti. Le due “Tese” hanno così deciso di incontrarsi dando vita a uno spettacolo benefico che avrà luogo martedì 19 maggio 2015 presso il Conservatorio di Milano.

In occasione del 50esimo compleanno della ONG, presso la Sala Verdi dalle 21.00 Stefano Belisari in arte Elio si esibirà insieme al pianista Roberto Prosseda nello spettacolo Bianchi, Rossini e Verdi – Omaggio al canto tricolore: molto più che un recital, un viaggio divertente e originale nella storia della musica classica internazionale. Lo show vedrà Elio interpretare Don Giovanni e il Barbiere di Siviglia, odi musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino.

La musica d’autore incontra così la beneficenza: il ricavato delle serata sarà infatti devoluto ai progetti di cooperazione e sviluppo di Mani Tese, in particolare quelli a favore della Sovranità Alimentare in Sud Sudan, Benin e Burkina Faso, Paesi africani tra i più poveri al mondo, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo agricolo nelle aree rurali, settore chiave per la sicurezza alimentare e il futuro di questi popoli.

Se siete interessati (passerete una bella serata e in più farete del bene), il biglietto può essere acquistato sui siti VivaTicket e TicketOne.
Informazioni e prevendita telefonica allo 02.465467467 (da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00). Biglietti da 20,00 a 50,00 euro – esclusi i diritti di prevendita.

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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