Se in Piemonte esiste un luogo ideale in cui trascorrere una giornata immersi nella natura e nella storia, distanti dal frastuono della città, quello è l’Isola di San Giulio. Una piccolissima oasi di pace, di fronte al paese dall’omonimo nome e sul Lago d’Orta, in provincia di Novara, che nei suoi appena 650 metri di perimetro custodisce un patrimonio invidiabile.
Iniziato a costruire dal 390 d. C. quando San Giulio vi approdò per scacciare i terribili mostri e le serpi che abitavano l’isola per insediarsi e costruire un centro di evangelizzazione, diventato in breve tempo un punto di riferimento per tutto il territorio circostante. Oltre a permettere l’insediamento del popolo di cui ancora si conservano le tracce, a partire dall’Abazia Benedettina Mater Ecclesiae, aperta tutto l’anno, che dal 1973 è diventata sede di un convento di clausura femminile in cui le monache oltre a dedicarsi al restauro di tessuti antichi e arredi si occupano della produzione del famoso pane di San Giulio.
Per arrivare alle “vie del silenzio e della meditazione”, un connubio perfetto fra architettura e meditazione, dove spicca Villa Tallone.
La Villa che prende il nome dal suo ormai defunto proprietario nonché famoso costruttore di pianoforti Cesare Augusto Tallone, in cui ogni anno nel mese di giugno si svolge il Festival Cusiano di Musica Antica, un tripudio di ballate d’amore, canti gregoriani e musiche barocche.
Per finire con la Basilica, costruita dal Santo e poi modificata nel corso dei secoli che racchiude tutta la storia dell’Isola di San Giulio, nonostante l’impronta romanica della sua architettura.
Sempre in questo piccolo spazio si possono trovare alcune botteghe e un solo ristorante, il Ristorante San Giulio, le cui specialità, di ovvia matrice regionale sono lo sformatino di zucca con fonduta alla toma piemontese, lo stracotto di manzo al nebbiolo e le verdure con bagna cauda, accompagnati da una selezione di vini della zona.
Un menù non troppo estivo, ma tipico per gustarsi in pieno una giornata su l’isola che c’è.
Per avvivare:
Navigazione Lago d’Orta
Per l’immagine di copertina: I. S. ph. Giulio CAVALLINI GUIDO
Sara Emma Cervo
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