A Milano si condividono le auto (car sharing), le bici (bike sharing), le pizze (Pizza Society) ed ora anche le a casa di sconosciuti. Nell’era della sharing economy anche il cibo e il senso di ospitalità diventano un evento alla moda, un fenomeno sociale e sempre di maggiore tendenza al quale una città come la nostra non sa dire di No. Gnammo è un portale nato proprio per conglobare questi due concetti: cibo e convivialità. Ma non chiamatelo Home Restaurant! Ecco perchè.
Cena last minute a Milano? Magari, da organizzare a casa di amici? Cene a cui si è stati invitati un po’ controvoglia ma che poi si rivelano occasioni straordinarie per conoscere nuova gente e scoprire (capita sempre più spesso) luoghi nascosti della nostra città, ma non solo?
L’idea vale anche per pranzo e Gnammo è il primo portale italiano nato per raccogliere proprio i fautori – estemporanei e senza scopo di lucro – ci tengono a dirlo – di questo nuovo modo di conciliare buon cibo e altrettanto gradevole compagnia.
Si chiamano Gnammers coloro che scelgono di entrare a far parte di questa vera e propria community: tutto nasce dal web, iscrivendosi al portale di Gnammo. Da lì, si accede all’area di chi mette a disposizione la propria casa organizzando cene o pranzi o a quella di chi accetta di partecipare.
Il conto c’è? Sì, c’è: “è necessario per coprire le spese dell’evento organizzato dai padroni di casa e deve essere online e quindi tracciato perché tutto sia regolare dal punto di vista fiscale“, ci spiegano i promotori del portale.
I pro del Social Eating formato Gnammo
- Gnammo è pensato per chi ha una bella casa e non vuole vedere le solite facce amiche: ecco un bel modo per fare conoscenza.
- Gnammo è pensato per chi ha una sana voglia di scoprire nuovi posti, chi ama viaggiare o desidera immergersi nell’atmosfera dei luoghi che visita, evadendo dalle strutture ricettive tradizionali e pensate per il turismo di massa: ecco un modo per entrare a contatto con i sapori autentici e casalinghi di quei luoghi (da Milano a Palermo passando per Venezia, Firenze, Roma…).
- Gnammo è pensato per chi vuole scoprire nuove tendenze: “Gnammo ha creato un circuito di location private esclusive e molto suggestive dove turisti e viaggiatori possono prenotare una cena e di provare cibo tipico del posto, nelle case delle persone del luogo. Persone disposte ad organizzare cene nelle loro case, spesso ubicate in luoghi solitamente off limits per i turisti”, continuiamo a farci spiegare.
- Gnammo è pensato per chi vuole si vuole sentire un po’ speciale: le special dinners sono cene organizzate in posti estremamente caratteristici dove, oltre a poter godere del cibo e della compagnia di gente “locale”, si può cenare immersi in scenari unici, i classici posti che solo la gente del luogo conosce.
Gnammo a Milano?
C’è Vanessa (foto a destra). Ma non pensate di poter prenotare ogni sera.
A distinguere un fenomeno di sociale eating come Gnammo dai cosiddetti home restaurant (altro modo di socializzare attorno ad una tavola, ma in modo diverso e dopo vi spiegheremo il perchè) c’è l’estemporaneità di questi eventi casalinghi e la preparazione assolutamente home made che funziona e si diffonde-autoregolamenta ed anche un po’ si difende attraverso un codice partecipato: chiunque può contribuire alla sua crescita e definizione, utilizzando gli strumenti di dialogo presenti sul portale.
Che cos’è il Social Eating
Il Social Eating corrisponde ad eventi tra amici, saltuari, riservati a chi ha prenotato ed è stato accettato dal cuoco e senza organizzazione imprenditoriale, il cui scopo è esclusivamente quello della socialità.
Questi devono restare di libero svolgimento, in ossequio ai principi costituzionali, pur mantenendosi nell’ambito della regolarità dal punto di vista fiscale, cosa resa possibile dal funzionamento stesso di Gnammo che prevede pagamenti esclusivamente online e dunque tracciati.
Che cosa differenzia il Social Eating dall’ Home Restaurant?
Con Home Restaurant si definiscono realtà che organizzano eventi con regolarità, ed adoperandosi affinché anche il rendiconto economico abbia una valenza importante.
Social Eating o Home Restaurant? Gnammo spiega la differenza
“Gnammo e tutta la community si aspettano che siano rispettate le normali norme igieniche che speriamo tu sia abituato ad osservare a casa tua, per te stesso.
Se svolgi eventi privati di natura saltuaria, senza l’ausilio di strumentazione professionale o di una organizzazione di tipo aziendale, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la presenza di camerieri, più tavole apparecchiate, la stampa di un menù alla carta o lo stoccaggio di materie prime, riteniamo che si tratti di quello che amiamo chiamare “Social Eating”.
Ci piace pensare che qui la peculiarità, nonché fine ultimo dell’evento stesso, sia la socializzazione e la voglia di condividere una passione, dove il contributo economico ha il solo scopo di rientrare dei costi. Riteniamo che in questo caso non sia richiesto, da un punto di vista normativo, alcun requisito particolare, tuttavia il luogo dove si svolgerà l’evento dovrà avere requisiti igienico-normativi tali da garantirne l’abitabilità secondo le normative vigenti.
Siamo ancora una volta sicuri, che volendo fare una bella impressione, e magari anche altri eventi, sarai attento ad accogliere i tuoi Gnammers in un ambiente pulito e confortevole.Se invece Organizzi eventi, con regolarità, ed adoperandoti affinché anche il rendiconto economico abbia una valenza importante, allora probabilmente svolgi attività di “Home Restaurant”, nella quale puoi avvalerti di collaboratori, strumenti professionali e tutto quanto ti permetta di rendere l’attività redditizia. Ti ricordiamo che sei rientri nell’Home Restaurant devi soddisfare i requisiti previsti dalla normativa applicabile: alla presentazione della SCIA (o alla richiesta dell’autorizzazione) dovrai anche documentare d’aver realizzato il manuale di autocontrollo HACCP. Maggiori indicazioni sulla normativa attuale, anche in riferimento alla recente risoluzione del MISE, le puoi trovare qui .
Gnammo è attivamente impegnato a definire, insieme agli enti preposti ed alle associazioni di categoria, la linea di confine tra Social Eating ed Home Restaurant, entrambe realtà esistenti nel fenomeno della Sharing Economy.
Crediamo che sia forte la differenza, non solo nei volumi generati, ma proprio nella loro connotazione: il Social Eating ha un forte spirito di socializzazione, il suo fine principe è la voglia di condividere, nell’ambito della libertà del singolo, abilità culinarie nella propria casa; l’Home Restaurant è invece il passo successivo, dove, seppur restando un attività non primaria per il Cuoco, l’aspetto economico e di continuità possono avere peso maggiore.
Oggi questo confine non è marcato da una norma certa, ma Gnammo sarà sempre vigile su queste differenze in quanto collabora attivamente con gli organi preposti alla sua definizione.”
(fonte: www.gnammo.it)
Social Eating: prenotare via app
Da settembre 2015 Gnammo ha lanciato la sua app:
ANDROID: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.gnammo&hl=it
APPLE: https://itunes.apple.com/it/app/gnammo/id1008088398
Gnammo in Italia: quali destinazioni?
E chi sapeva che a Roma c’era la casa di Cristiana e Alessio? O che a Firenze la fiorentina me la sarei potuta gustare anche a Palazzo Ricasoli? Taormina, prossima città in cui tornare… cena da Gnammers con vista mare? In compagnia è bello partecipare – trovarsi in mezzo ad un gruppo di estranei con una faccia amica dà sempre il suo supporto – ma quella del social eating è definitivamente un’esperienza da affrontare da soli per cogliere, in totale libertà, tutto il sapore di una tavola. Quella dei piatti cucinati dagli chef-per un giorno o degli anedotti sulle case ospitanti o delle chiacchiere in compagnia: con il social eating ce ne saranno da fare di sano gusto…
Photo Cover: Gnammo Social Eating 11 settembre 2015 – Pagina Facebook Gnammo
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