5 cose da fare nel 2016 per chi vive a Milano o vorrà conoscerla in modo alternativo

Anno nuovo vita vecchia? A Milano proprio non è possibile. Se anche voi avete bisogno di una “spintarella” per i buoni propositi del 2016, ecco 5 cose che potreste fare a Milano nel 2016 per rendere il vostro anno davvero nuovo e pieno di nuove esperienze, ma senza muovervi (troppo dalla) città.

Per chi vuole Milano capitale nel 2016

Non è un momento di follia ma la denominazione di ICOM Milano 2016: “The capital of Lombardy was chosen to welcome the 24th General Conference of the International Council of Museums in 2016!” che avviene ogni 3 anni. Conferenze, tavoli di lavoro, esperienze uniche: dal 3 al 9 luglio 2016 (http://network.icom.museum/icom-milan-2016//):

Per chi cerca a Milano una grande spa e con l’anno nuovo mira a sentirsi più giovane

Ioma Crema

Ioma Crema 2016

Passando da Marrianaud potreste incappare nelle esperte di Ioma Paris, azienda francese che lo scorso 2015 ha festeggiato i suoi primi 5 anni. Per questo anniversario, la maison inventata e oggi diretta dall’affascinante Jean Michel Karman ha messo a punto Crème Sublime Revitalisante, un insieme di principi attivi efficaci – il sistema Youth Skin Mimetic – e dalla texture avvolgente.
In pratica: un trattamento estetico completo in un barattolo.
Ulteriori informazioni: www-ioma-paris.com; www.marionnaud.it.

Per chi ama di Milano la sua parte nascosta

FAI giornate di Primavera Abbiategrasso_Castello

Tre nomi:

La cosa più bella che vi potrebbe capitare è scoprire (finalmente) il Diurno di Milano, oppure arrivare ad Abbiategrasso e riempirvi gli occhi del Palazzo Cittadini Stampa (XV secolo – 1874), a fianco della storica osteria S. Antonio. (nella foto, un dettaglio del castello nella stessa località).

Per chi ama il vino francese (e lo può sorseggiare sotto la Torre Velasca

Ph.e-wineandmore.blogspot.com

Sarà stato il caso (ma il caso non esiste), comunque, proprio all’indomani degli attacchi a Parigi siamo stati ospiti di una verticale di vini dalla Regione del Macon – bell’area verde collinosa vicina a Cluny (famosissima abbazia cluniacense).

Un’autentica costellazione di villaggi e produttori più o meno piccoli di Chardonnay in cui la diversità delle vendemmie (a mano, come nella selezione del 2013 Clos des Avouries Tete de Cuvée, AOC Macon-Cruzille) e delle lavorazioni, autonome o in cooperative, l’invecchiamento in botti di legno o acciaio, le doppie fermentazioni o meno, le storie delle vigne (si va da quelle più antiche di 94 anni, Vielles Vignes, a quelle di 40-60 anni, come l’AOC Macon-Azé della cuvée Jules Richard, dal nome del fondatore, a quelle appena decennali di AOC Macon-Milly-Lamartine – 2013 – è la storia di 3 fratelli nella zona calda nel Macon dell’Ovest); le altitudini (i 900 m dell’AOC Macon-Verzé danno al Croix-Jarrier del 2014 una trama minerale), le vicende dei viticoltori (come quella di Christophe Perrin, mentore de La Montagne, 2014, di AOC Macon-Bray), il numero delle bottiglie prodotte (anche meno di 300 come l’Eole, dal nome del dio del vento che imperversa sul vitigno ad anfiteatro di AOC Macon-Milly-Lamartine; 6,5 milioni nella cooperative di 3-4 cooperative nel Coeur de Charmes, sottodenominazione della Borgogna dove il vino nasce da viti di 40-70 anni ed ha una tessitura intensa, sontuosa, preziosa), puntellano il territorio restituendo un sapore variegato ma dalle grandi sfumature.

Vini bianchi (13) e, ovviamente, rosso sangue. Siamo nella Borgogna da 30 milioni di bottiglie all’anno, destinate per il 33% all’esportazione. 14 le cantine presenti al That’sWine di Pizza Missori (proprio fuori la fermata della Metro Gialla). Per approfondire: www.vins-macon.com; www.businessfrance.fr.

Per chi mira a partire da Milano, ma senza andare troppo lontano: Tokyo in due ore si chiama Dusseldorf

Dettagli di Dusseldorf

Volo diretto con Germawings. Arrivo in città, magari nella zona del porto, MedienHafen le cui banchine di sabbia sul Reno sono state recuperate e, negli ultimi anni, sono diventati l’interessantissima area degli hotel di lusso (come l’Hyatt), degli showroom della moda, delle architetture postmoderne degli archistar (Frank O. Gehry, Daniele Liebeskind, David Chipperfield).

Da visitare a piedi: per l’arte e lo shopping (nella Konigsalle, la via delle boutique, shopping center e bar; nell’Altstadt, la città alta, vecchia, con il bar più lungo del mondo, ben 260 uno in fila all’altro; nel centro commerciale di lusso Ko-Bogen progettato dall’archistar Daniel Libeskind).

In battello (KD): per un’escursione romantica e vedere la Basilica di Lambertus con il suo tetto a coppi colorato e arrotolato (pare opera del diavolo).

In bicicletta (un must, anche d’inverno):

  • per muoversi in centro, prendersi un caffé con vista sul municipio medievale, lo Schlossturm, dove campeggia il monumento equestre di Jan-Wellem e il Dussell, la prima città da cui tutto ha avuto origine (dalla battaglia di Worringen, 1288) o raggiungere la Torre sul Reno che offre una vista sul panorama a 360 gradi.;
  • per attraversale la pineta appena fuori città, superare l’importantissimo polo fieristico; conquistare il nord della città, tra i suoi campi e le ville sul Reno, per approdare alle suggestive rovine del palazzo imperiale medievale del Barbarossa, Kaiserpfalz.

La capitale della Renania Settentrionale-Vestfalia, fatta di tradizioni e infrastrutture ultra moderne, è una delle città più vivibili al mondo.

Cosa non perdere:

  • i musei, in particolare quello di arte contemporanea K20, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, i teatri, le gallerie, sono l’esempio della sua offerta culturale internazionale nella città alta e con vista sul Reno;
  • il quartiere giapponese: Dusseldorf ospita la terza comunità giapponese in Europa dopo Parigi e Londra (sono circa 7 mila). Un’intera area è a loro disposizione con negozi, ristoranti, un bel tempio con tanto di giardino zen, aziende….
  • i locali e l’Atlbier, birra scura tipica del luogo nata proprio qui. Da assaggiare allo Zum Schiffchen, ristorante molto tipico da cui sono passati ospiti illustri.

Appuntamenti clou per visitare Dusseldorf nel 2016: il carnevale e la sua famosa sfilata “con capriole”; la giornata giapponese, il Jazz Rally (a maggio), il più grande luna park sul Reno (a luglio), Halloween (ottobre).
Per maggiori informazioni: www.duesseldorf-tourismous.de; www.visitduesseldorf.de.

GUARDA LE FOTO DEL BEST OF DUSSELDORF (E CAPIRAI PERCHé PARTIRE DA MILANO)

Ph. Cover: Città nascosta Milano

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.