In bici per manifestare la propria libertà: l’idea delle donne musulmane interroga Milano, da che parte state?

donne musulmane bicicletta milano marzo 2016

Erano in centinaia, domenica 13 marzo 2016, le donne musulmane che hanno pedalato da via Padova a Porta Venezia – a Milano, naturalmente 😉 – per manifestare “contro la violenza psichica e fisica sulle donne”.

Una manifestazione che ha avuto un enorme successo, quindi, quella organizzata dopo che una frase dell’imam di Segrate, raccolta da Striscia la Notizia, ha diviso la comunità islamica di Milano.

Abu Shwaima aveva infatti dichiarato al TG satirico di Canale 5 che le donne sono “Una cosa sacra, di valore” e per questo “proprio come un diamante, non le puoi mettere su una bicicletta, ma devi farle andare su una macchina di lusso”.

Il vero senso di questa dichiarazione, che – onestamente e personalmente – se fosse finita lì non sarebbe stata neanche malaccio (o meglio: in giro si sentono discorsi molto peggiori…), l’imam lo ha chiarito in chiusura di intervista: “andare in bicicletta, per una donna, è sconveniente”.

Ecco “le prove” nel filmato di Striscia

E’ soprattutto su queste parole che la comunità islamica di Milano si è divisa, tra chi (e non sono stati solo uomini) ha approvato le dichiarazioni dell’imam di Segrate e chi, invece, non vede niente di male nell’andare in bici di una donna.

E sono state proprio le donne musulmane di Milano a organizzare una manifestazione, otto chilometri in sella per ribadire l’importanza di poter scegliere liberamente come muoversi. Il simbolo di questo appuntamento è stata proprio una bicicletta; anzi: tante biciclette, come tante erano le donne che hanno voluto manifestare così il proprio punto di vista sul tema.

Anche il Comune di Milano ha aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione le BikeMi (le bici del servizio di bike sharing cittadino) per dare una bici a chi non ce l’aveva.

Un piccolo gesto, forse, ma che per molte donne ha avuto un grande significato perché le ha aiutate a portare alla ribalta il loro punto di vista su un tema che sembra piccolo, ma in realtà è di grande importanza.

Un gesto che è l’ennesima dimostrazione che Milano è una città in grado di dare voce alle opinioni di tanti, e di tante. Se poi chi di dovere darà anche ascolto a questa voce, grazie a iniziative come questa, potremo parlare davvero di una buonanuova “alla milanese” come tante altre di cui abbiamo già parlato su queste pagine 😉

 

Foto cover: dal web

since 1984, leggo e scrivo e "bloggo" ovunque e in qualunque momento (a volte persino nel sonno 🙂 ) Comincio dal ciclismo (e arrivo alla sala stampa del Giro d'Italia), poi divento web editor e ora porto avanti l'idea di buonanuova.it, un sito di sole buone notizie. Ti piace? Comincia a seguirlo 😉
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