Forse non tutti sanno che Milano in origine era divisa in sestieri, cioè contrade come Siena o altre città medievali. Tutti invece hanno sentito parlare delle aperture straordinarie del weeekend del 7-8 maggio 2016 per la prima edizione di Open House Milano. Metti insieme le due cose e troverai la ragione per prepararti ad una nuova coda del fine settimana (senza dover andare fino ad Arese).
E’ la prima volta che Milano viene coinvolta dall’evento di architettura internazionale Open House Worldwide, e già questa novità porta una specie di sovraeccitazione in città.
Se poi a questo si aggiunge la possibilità di entrare in oltre settanta tra case e siti architettonici “per consentire ai cittadini di scoprire spazi che per la loro funzione o per mancanza di occasioni non sono aperti al pubblico, tutto gratuitamente“, spiegano gli organizzatori e il Comune di Milano dalla presentazione -, martedì 3 maggio, alla Torre Velasca, uno dei simboli della appena conclusa Design Week, allora si capisce quanta gente sarà a spasso questo sabato e la prossima domenica, tra istituzioni, imprese progettisti cittadini.
Proprio sulla Torre Velasca sono state previste visite, la visione del progetto originale di BBPR, e, al 25° piano, l’allestimento di Giulio Cappellini per la mostra “Oikos Colour floating”.
A fare da Ciceroni per svelare i segreti e le chicche nascoste di Milano sarannop progettisti, studenti milanesi delle facoltà di Architettura e cultori della materia.
Elenco dei più bei palazzi di Milano in visita guidata gratuita il 7 e 8 maggio 2016
- Bosco Verticale
- Unicredit Pavillion
- Museo della culture (Mudec)
- Biblioteca Sormani
- Torre Branca
- Torre Arcobaleno
- Torre Velasca
In totale, 77 gioielli architettonici di Milano scelti per la loro valenza architettonica, la bellezza dei palazzi, la loro importanza a livello storico e architettonico.
Per visitarli bisogna o prenotarsi – per quelle location che lo necessitano – sul sito (qui) oppure presentarsi e mettersi in fila, oppure prendere il posto di chi prenoterà e non si presenterà all’appuntamento.
Come scegliere quali palazzi vedere all’Open House 2016?
Il sito della manifestazione consiglia di muoversi come ‘l’uomo del Medioevo”: se ogni antica porta della città dava il nome a una zona di Milano e le porte di oggi sono Porta Ticinese, Porta Romana, Porta Orientale, Porta Nuova, Porta Vercellina e Porta Comasina.
Quindi, a partire dalla domanda “TU DI CHE SESTIERE SEI”? , individuare la Porta più vicina a casa e seguire la sua direttrice verso Duomo o verso la periferia.
“Per l’evento del 7 e 8 maggio Open House Milano fa propria quest’antica suddivisione per sottolineare la continuità tra centro e periferia […] Ma è anche un modo per far collegare idealmente passato, presente e futuro: seguendo la ripartizione urbana di epoca medioevale, potrai visitare gli edifici più caratteristici dell’architettura milanese moderna e contemporanea. Così tradizione e attualità si mescolano in quell’intreccio che una città millenaria e in continua evoluzione come Milano ha saputo creare”.
PORTA TICINESE
tra Porta Romana e Vercellina, il sestiere andava da corso Italia a via De Amicis a S. Maddalena al Cerchio .
Il suo stemma era uno sgabello rosso su fondo bianco.
PORTA ROMANA
tra Porta Orientale e Porta Ticinese, una zona compresa tra la Besana, San Celso in corso Italia, e via Torino.
La più antica Porta Romana (che si trovava circa all’altezza di Missori) era guarnita di quattro torri, i resti di una di queste – dopo la demolizione del complesso nel 1793 – furono incorporati nel gruppo di case che ancora si trova alla sinistra del Corso per chi va fuori città, all’angolo con Via Francesco Sforza.
Stemma: tutto rosso.
PORTA ORIENTALE
tra Porta Nuova e Porta Romana, i suoi confini andavano da S. Andrea fino alla Guastalla. La porta era a metà dell’attuale Corso Venezia, aveva due archi ed era fortificata con due torri; fu demolita nel 1818.
Stemma: un leone rampante su sfondo bianco.
PORTA NUOVA
Porta Nuova: i suoi confini erano la contrada di S. Andrea da una parte e il naviglio di S. Marco dall’altra.
Stemma: a quattro quadri bianchi e neri.
PORTA VERCELLINA
tra Porta Ticinese e Comasina.
Andava da via Lanzone all’Ambrosiana, mentre sull’altro lato passava lungo la strada del Castello.
Stemma: rosso di sopra, bianco di sotto
PORTA COMASINA
tra Porta Vercellina e Porta Nuova.
Stemma: a quadretti bianchi e rossi.
(Fonte: Openhousemilano)
Un’altra ottima idea regalo per stupire la mamma, non trovate?
FOTO COVER: pagina Facebook – #openhousemilano #ohm2016
www.openhousemilano.org/
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