La mappa del Wifi gratis a Milano: tutte le zone servite e come collegarsi

650 access point. 371 zone a Milano. 4 anni di utilizzo. Più di 9 milioni e 200 mila accessi ad internet e quasi 1000 nuovi utenti al giorno. Sono le coordinate di Open Wifi Milano, il servizio di Wifi gratuito di Milano che questa estate 2016 ha confermato il suo successo.

Secondo quanto riportato dal sito del Comune di Milano, a 4 anni dalla nascita sono oltre 820mila gli utenti registrati, con un trend in crescita dei dati registrati da giugno a oggi.

Se nell’estate 2012, quando il servizio prese il via, i nuovi utenti giornalieri erano circa 250, nello stesso periodo di quest’anno sono stati in media 980.

“Un servizio che piace molto anche agli stranieri e ai turisti, basti pensare che una registrazione su 3 fa riferimento a SIM estere” dicono da Palazzo Marino.

WIFI MILANO IN NUMERI:

  • 9.400: gli accessi quotidiani tra nuovi e vecchi utenti
  • 1.368 GB: il traffico medio giornaliero di  (complessivamente il traffico generato in questi 3 mesi è di 82.055 GB)
  • 32: i minuti, in media, per ogni accesso.
  • 300:  le postazioni all’aperto aperte in 4 anni, tra centro e periferia, incluse piazze, parchi e giardini, stazioni della metropolitana
  • 70: le diverse sedi comunali aperte al pubblico compresi uffici, biblioteche, piscine, centri ricreativi, tutte servite dalla rete gratuita del Comune.

WIFI MILANO IN ZONA UNO: LA MAPPA

WIFI MILANO: CLICCA SULLA MAPPA PER TROVARE GLI ACCESS POINT

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COME CI SI ISCRIVE AL SERVIZIO

Si può effettuare la registrazione e individuare le aree in cui la rete è attiva accedendo al sito Openwifimilano.it 

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.