Le Maldive di Milano: storia di un borgo e di una spiaggia ad opera d’arte

A due ore di strada, in un percorso nel verde delle colline piacentine, lungo l’azzurro del fiume Trebbia, abbiamo scoperto il nuovo place to be di Milano

Forse non è molto furbo raccontare di questo luogo che abbiamo scoperto la scorsa settimana, nella più classica delle gite fuori porta della domenica. Tuttavia, è talmente bello che non si può non raccontare l’esperienza vissuta in questo borgo dell’XI secolo, a picco sulla valle, che dal Trebbia congiunge Piacenza a Genova, e nella quale artisti contemporanei hanno costruito le loro case in modo naturale, e dove l’ansa del fiume produce un effetto ‘Maldive’, con acque cristinalline e lidi incontaminati su cui spiaggiarsi e prendere il sole.

Così lontano che pochi lo raggiungono. Così selvatico che molti vi si rifugiano. “A causa di un recente articolo di giornale stiamo avendo sempre più ospiti e curiosi”, mi dice una giovane milanese che a Brugnello ha casa da sempre, e ora si ritrova orde di curiosi fotografanti l’uscio intagliato della sua casa dell’infanzia: “Una cosa mai vista prima”.

Certo inconsueto per un luogo che, durante l’anno, conta appena 11 abitanti, molti dei quali artisti che hanno rivitalizzato le loro antiche dimore fatte di sassi e legno, oltre che l’unica strada che conduce in cima a questa rocca. Capirete di essere sulla via giusta perché qua e là troverete gufi, elefanti, fiori… persino un mulino ad acqua in miniatura.

Ovvio, le case non sono più come quelle originarie in roccia, ma tutto ancora parla di questo antico borgo medievale abbarbicato su una roccia, dove, un tempo, un castello guardava la Valle.

Oggi quella rocca è sostituita dalla Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (XIV secolo), dietro la quale si trova una vista mozzafiato e una fontanella di acqua potabile.

Sì, perché basta poco per riempire l’unico punto di ristoro del Borgo, il ristorantino all’inizio del paese.

Dopo due ore di viaggio da Milano, infatti, una siesta ci vuole.

Le scelte sono due: partire alla volta di percorsi escursionistici lungo i sentieri di diverse lunghezze e difficoltà (da 5, 10 fino a 20 chilometri) oppure scendere al fiume e concedersi un bagno nelle acque fredde e cristinalline di questi lidi che, a buon diritto, sono il nuovo place to be di Milano. Le sue autentiche Maldive.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.