Bambini di Milano: la vera storia di quello mangiato dal Biscione!

Nello stemma di Milano, il ‘Biscione’ visconteo, c’è l’immagine di un bambino divorato da un mostro. Chi è? E cosa ci fa nelle fauci di un mostro?

Scopriamolo insieme!

Per farlo, dobbiamo fare un passo indietro, ovvero attingere al tempo in cui Milano era lambita dalle dolci acque di un lago, il Gerundo.

Si trovava a cavallo dei letti dei fiumi Adda e Serio.  A dimostrazione della sua esistenza esistono ancora alcune prove, come undici piroghe ritrovate tra i fiumi Serio, l’Adda e l’Oglio, negli anni Settanta, e datate tra il 400 ed il 750 dopo Cristo, e la toponomastica. Tutto intorno si trovano cascine come la Taranta, tra Cassano d’Adda e Treviglio, oppure i paesi Gera d’AddaGerola, Girola che tanto ricordano il nome del Lago.

Dentro il Lago Gerundo viveva il mostro Tarantasio.

Nasce così la storia di Tarantasio, il drago-dinosauro nato dalla tomba del perfido Ezzelino da Romano.

Tarantasio si avvicinava alle rive del lago mangiando uomini e bambini, dall’alito asfissiante – come le esalazioni di metano -, al quale venivano offerti sacrifici umani.

Una volta toccò anche al figlio del fondatore della dinastia dei Visconti il quale, impavido, con un colpo di spada strappò dalle fauci del mostro il suo erede, distruggendo l’avversario.

Per eliminare ogni pericolo di qualunque ritorno, Visconti fece prosciugare il lago di Gerundo e bonificare la palude. Per eternare l’impresa, poi, prese l’immagine di quella vittoria e la forgiò su pietra.

Nasceva così il Biscione, il simbolo di Milano. Con il bambino mezzo mangiato che ancora si trova tra le sue fauci. (fonte: www.milanocittastato.it)

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Milanoincontemporanea
Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.