Cosa resta di Porta Romana, quando era il quartiere industriale di Milano

Oggi quartiere radical chic di Milano, privilegiato da vip e letterati, a inizio ‘900 era il quartiere industriale per eccellenza. Riscopriamolo insieme!

Navigando nel web mi sono imbattuta in questa interessante panoramica che Fondazione AEM ha dedicato alla Milano dell’energia.

Fabrizio Trisoglio e il Politecnico di Milano, qualche tempo fa, scrivevano questo breve flyer con tutti i punti di interesse che, in pochi metri quadrati, racchiudevano la storia di Porta Romana a inizio ‘900.

Nessun cenacolo di intellettuali. Nessuna piscina letteraria. Nessun indirizzo per fare aperitivi.

All’inizio del Novecento il quartiere di Porta Romana si espanse nella pianura compresa tra la cerchia dei Bastioni, la roggia Vettabbia e il Redefossi.

Era il quartiere della modernità, raccontato dai quadri di Umberto Boccioni che in via Adige aveva il suo studio.

Era il giusto luogo in i mulini servivano a far azionare le pompe dei primi grandi stabilimenti industriali. Salivano le ciminiere sbuffanti. I treni passavano in quelli che oggi sono scali ferroviari in via di riqualificazione.

Cosa resta di tutto quello? Con il supporto di questa bella overview, ecco 5 punti di interesse da ri-scoprire in Porta Romana a Milano.

#1. Centrale AEM di piazza Trento

Piazza Trento, 13

Costruita a partire dal 1903, venne inaugurata il 30 giugno 1905 allo scopo di fornire
elettricità alla città di Milano contrastando il monopolio privato della Società Edison.

Nel 1910, contestualmente all’avvio dell’impianto idroelettrico di Grosotto in Valtellina,
a fianco della sala macchine fu edificata una monumentale stazione ricevitrice, ancora oggi ben conservata.

Dismesso nel 1952, oggi l’edificio continua a svolgere la sua funzione di sottostazione
e custodisce al suo interno l’archivio storico fotografico della Fondazione AEM.

#2. Ex Molino Besozzi Marzoli

Via Adige, 20

Edificato tra il 1911 e il 1912, l’ex Molino Besozzi Marzoli rappresenta uno dei tanti edifici industriali sorti all’inizio del Novecento nelle vicinanze dello scalo ferroviario di Porta Romana e oggi riconvertiti a funzioni residenziali e terziarie.

Rappresentato da Boccioni, il fabbricato, più volte rimaneggiato, conserva parte del suo aspetto originario sul fronte di via Adige.

#3. Ex Tecnomasio Italiano Brown Boveri (TIBB)

Piazzale Lodi, 3


Da qui la fermata della metro LODI T.I.B. B. prende il suo nome.

Dopo la fusione nel 1903 con l’impresa svizzera Brown Boveri, il Tecnomasio Italiano ampliò nel 1909 il suo sistema produttivo con la costruzione dello storico impianto
di piazzale Lodi. Lo stabilimento nel tempo si estese fino alla ferrovia e in esso vi trovavano posto gli uffici amministrativi dell’impresa e le officine per la realizzazione
dei macchinari elettromeccanici.

#4. Ex Molino Verga

Viale Isonzo, 14

 

Sorto nei primi anni del Novecento all’incrocio tra viale  Isonzo e via Mantova, oggi il Molino Verga è stato  riconvertito a funzioni alberghiere e, seppur abbia subito  diversi interventi di ristrutturazione, è uno degli edifici  industriali meglio conservati del quartiere.

#5. Scalo merci e stazione ferroviaria di Porta Romana

Ponte di San Luigi, corso Lodi

Inaugurato nel 1891, lo scalo ferroviario di Porta Romana costituì uno dei cuori pulsanti dell’industria milanese, fornendo materie prime e approvvigionamenti alle numerose fabbriche e officine del quartiere. La stazione di Porta Romana oggi fa parte del Passante ferroviario milanese, mentre l’area dismessa dello scalo è in attesa di una sua precisa valorizzazione.

Fonte: Fondazioneaem.it

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.