Pillole di JazzMi: Binker & Moses @ Santeria Social Club

Pillole di JazzMi: Binker and Moses da Londra al Santeria Social Club di Milano. Due uomini soli sul palco estremi e precisi come un bisturi.

Giorno 6 di 11 del JAZZMI.
Dalla popolosa tribù dei Sun Ra Arkestra (11 elementi!) alla formazione più scheletrica che si possa immaginare: un duo sax (Binker) e batteria (Moses); di nuovo qui al Santeria Social Club.

Bisogna ammettere che l’Inghilterra, a fronte di alcune piccole sfighe (come il porridge, le pareti in cartongesso, le code da Harrods per i saldi, le auto progettate per guidatori mancini, la distanza dal contente – quello americano), spicca per alcune innegabili qualità:

1. Londra è la terza città più bella del mondo (a breve distanza da Roma, che è la seconda)
2. C’è un sacco di gente che fa grande musica, anche complessa
3. Ci sono opportunità e spazi per chi fa grande musica, anche complessa

Ecco, Binker (Golding) e Moses (Boyd) sono figli di questo contesto.

Io me li immagino poco più che adolescenti nelle aree “busker” della metropolitana di Londra, a riempire di suoni ultra-loud corridoi e gallerie fino a coprire con la loro foga persino il rumore dei treni. Onestamente non so se questa sia veramente la loro storia passata; forse no, però a vederli oggi, dal vivo, sul palco del SSC, pare una versione verosimile.

Due uomini soli sul palco, per reggere quasi un’ora e mezza di concerto, senza parti cantate e senza intermezzi e siparietti di alcun tipo, devono possedere arte e mestiere in abbondanza: tecnica sviluppatissima, fantasia, grinta, idee. Altrimenti la gente sbadiglia e se ne va. E questo non è successo (né sbadigli né defezioni).

Da lineari ad angolari, da vellutati ad abrasivi, da sussurrati a urlati…, Binker and Moses “switchano” in continuazione fra estremi opposti. Bipolari, schizofrenici, ma anche precisi come un bisturi.

Moses è incantatore di piatti e tamburi, plasmatore di poliritmi, dominatore di tecnica jazz con piglio rock. Binker è sassofono versatile, suadente e rovente, capace di improvvisare in tanti registri diversi che vanno da Sonny Rollins a John Gilmore passando per tutte le possibili via di mezzo.
Nell’ultima foto potete vedere Moses (a sinistra) e Binker (a destra) mentre vendono i loro CD al banchetto, umilmente, come fossero dei principianti. E invece, se a circa 30 anni di età sono già a questo livello, chissà cosa gli riserverà il futuro.

Chiudo rinnovando il mio apprezzamento per l’audio perfetto del SSC, sempre all’altezza con qualsiasi genere musicale; anche questo ha la sua importanza.

Paolo Venturini

Che vita sarebbe senza musica e... Milano. Da Milano mi ero allontanato alcuni anni, pentendomene perché mi mancava da morire, e adesso che sono tornato voglio recuperare il tempo perduto. La musica, almeno quella, me la sono portata sempre dietro. Fra le due c'è però una connessione profonda, creata dai luoghi e dalle persone, che amplifica il piacere di entrambe.
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