MU Fish: fusion di gusto alla riscoperta di Nova Milanese

E’ da un po’ di tempo che Nova Milanese ci sta sorprendendo. Sempre maggiori sono gli elementi di richiamo verso questo comune storico alle porte di Milano ed oggi posso dire che sono almeno tre gli elementi di attrazione per i quali valga la pensa passare da qui.

Fin da età remota, il comune a Nord di Milano vanta la storica produzione di ottima uva. Lo stesso poeta milanese Carlo Porta, nel 1815,  citava Nova Milanese in cima ad un elenco di venti comuni. E ancora non si beve niente male da queste parti… tant’è.

I vigneti furono in seguito distrutti dalla fillossera quando già l’interesse per la coltivazione sostituì quello per l’industria troviamo spiegato in rete. Ed in effetti, proprio da una famiglia di industriali locali proveniva quel genio del teatro e della scrittura che era Giovanni Testori.

A pochissimi passi dal centro dello storico borgo, ancora pregevole per quanto piccino, una lingua di strada che arriva al confine con la Ferrovia ci conduce di fronte alla neo-nata casa museo Casa Testori.

Il terzo motivo ha una storia più recente, appena un anno, e ha il sapore della terra d’Oriente misto alle ultimissime ricerche in fatto di accostamenti fusion e accoglienza.

Si tratta del Mu Fish, Mu come il pesce, sito in via Galileo Galilei 5.

A un anno dalla sua apertura, nel novembre del 2016, MU Fish è ormai una realtà consolidata nell’universo della ristorazione fusion di qualità.

Situato a pochi chilometri da Milano, propone una cucina ricca (il menu sembra non finire mai) in un’atmosfera ricercata e accogliente, resa ancora più gradevole dall’arredamento moderno, che abbina legno e vetro, e da una cucina a vista da cui escono, velocemente ricette tipiche di Hong Kong e dell’Oriente asiatico, con ingredienti e ispirazioni occidentali.

Parola d’ordine: fusion e ricerca.

Fin dall’ingresso, dove ad accogliermi ci sono gli chef Jiang e Kim (il primo è stato per otto anni capo chef da Finger’s, mentre il secondo è maestro di dim sum, ha un passato di premi e riconoscimenti a Hong Kong e in Italia ha collaborato con Ba Asian Mood e Gong) e Liwei Zhou, classe 1987 di Qingtian, nel Sudest della Cina, è l’orgoglioso proprietario del Mu Fish.

Ci consiglia di partire da un drink: sono ottimi. Si vai dai classici al mixologism con e senza sake.

E poi, via alla sfilata di piatti. Non i soliti sashimi, nighiri, spring roll, tartare e carpacci – ci sono anche quelli – ma i “piatti forti” di MU Fish sono delle contaminazioni interessantissime tra sapori d’Occidente e d’Oriente.

Provo a darvi un’idea in questa carrellata di immagini…

Si parte con una deliziosa tartare di salmone con crema mediterranea a base di mela, carote e papaja.
Sashimi di sgombro con neonata in tempura e broccoli al vapore accanto ad ebiten tempura.
Le salse sono agropiccanti o Vietnamita.
E poi tartare di tonno con fois grois e salsa ponzu.

Le composizioni si complicano: Ebi kataifi (gamberone cotto in alga nera), salsa teriaki e erba cipollina. Assaggio il mio primo shao mai, un raviolo di Hong Kong a base di pasta all’uovo condito con funghi shitaki, pollo e gamberi, che sul mio tavolo diventa Shao mai imperiale vsta l’aggiunta del gambero.

Ma il carnet di ravioli non è finito: c’è quello nero di branzino avvolto in pasta con nero di seppia e pasta kataifi; quello di gambero tartufato (olio di tartufo bianco) avvolto in pasta barbabietola servito su crema di latte.

Si prosegue con i secondi: ventresca leggermente scottata con pompelmo rosa e erba cipollina, nighiri di alice con erba cipollina, gunkan (tartare di gambero cotto) avvolto con carpaccio di salmone e servito con salsa ponzu e salsa kataifi, per finire con uramaki d tartare di tonno con erba cipollina, mandarino orientale marinato in salsa piccante e mandorla roll.

E vuoi non finire con un dolce fatto a mano?

Tiramisù al tè verde e mochi del giorno. Per augurare una ‘moche notte’ a tutti.

MU Fish | Via Galileo Galilei 5, Nova Milanese (Monza Brianza)
aperto tutti i giorni (12-15 e 19.30-00) tranne lunedì | www.mufish.it

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.