Caravaggio torna a Milano: il 27 e 28 marzo per il film record al botteghino!

Caravaggio – l’Anima e il Sangue’ è il nuovo film che Sky dedica alla grande arte italiana. Dopo il record al botteghino, torna al cinema il 27 e 28 marzo- Ecco  5 motivi per non perderlo!

Caravaggio torna a Milano… da recordman!

Caravaggio, è il documentario d’arte più visto di sempre. In tre giorni, il film documentario di Sky ha incassato 1 milione 200 mila euro e ha portato al cinema 130 mila spettatori.

Un record quello del film-documentario Sky coprodotto da Magnitudofilm e distribuito in oltre 353 sale, in Italia, che per soddisfare chi proprio non ce l’ha fatta il 19, 20, 21 febbraio scorso, replica con altre 2 date d’uscita: cadranno il 27 e il 28 marzo.

Qual’è la ragione di questo straordinario successo lo abbiamo verificato in questi cinque elementi di forza del film.

#1.Caravaggio torna a Milano: i legami storici e ancora contemporanei con la metropoli

L'indagine investigativa di 'Caravaggio - l'Anima e il Sangue' sulle tracce di Caravaggio ha inizio all'Archivio Storico Diocesano di Milano, che oggi conserva l'atto di battesimo datato 29 settembre 1571 che ricolloca i natali del maestro nella città meneghina anziché a Caravaggio, come a lungo ritenuto.

L’indagine investigativa di ‘Caravaggio – l’Anima e il Sangue’ sulle tracce di Caravaggio ha inizio all’Archivio Storico Diocesano di Milano, che oggi conserva l’atto di battesimo datato 29 settembre 1571 che ricolloca i natali del maestro nella città meneghina anziché a Caravaggio, come a lungo ritenuto.

La quinta produzione d’arte Sky offre un viaggio emozionante dentro la vita, le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi da Caravaggio e lo fa attraverso alcuni documenti originali preziosissimi, mostrati per la prima volta sul grande schermo.
Per esempio: le citazioni giudiziarie che lo vedono coinvolto in molti processi romani (su tutti, il noto Processo Baglione), utili a rintracciare il suo carattere iroso, fumantino, dissacrante, sono tutti ben conservati all’Archivio di Stato di Roma, mentre a Milano che si trovano le fonti per ricostruire i natali del pittore. Nel 2007, all’Archivio Storico Diocesano di Milano, è stato scoperto un interessantissimo certificato, quello del Battesimo del Merisi.
Si è scoperto cosìche Caravaggio non nacque nella città bergamasca di cui scelse di portare il nome, ma venne alla luce a Milano il 29 settembre del 1571, giorno di San Michele Arcangelo, da qui il nome Michelangelo, e che venne battezzato il giorno successivo nella chiesa di Santo Stefano in Brolo.

Ma altre sono le chicche che emergono dal periodo milanese:

  1.  metà della sua famiglia venne uccisa dalla peste, esperienza che ebbe non poche conseguenze sulla già tormentata personalità del pittore;
  2. a Milano il Merisi, entrò nella Bottega di Simone Peterzano, già allievo del Tiziano, da cui imparò l’uso del colore;
  3. tra il modelli di riferimento ci fu senza dubbio Leonardo da Vinci…
  4. e non è detto che la Canestra di Frutta, opera della giovinezza, non sia un’evoluzione di quella natura morta oggi scomparsa ma che il Merisi aveva visto affrescata nel Cenacolo Vinciano.

Perché Caravaggio se ne andò da Milano?
Molto probabilmente perché ammazzò un uomo. E scappò a Roma, dove il film lo segue per poi attraversare le altre città delle sue peregrinazioni: Napoli, La Valletta-Malta, la Sicilia, e poi ancora Napoli.

Ma sono anche contemporanei i legami tra il film e Milano:

  1. Il viaggio sulle tracce e dentro Caravaggio che si completa con le ultime scoperte radiografiche e sulla tecnica pittorica del maestro, recentemente presentate alla mostra ‘Dentro Caravaggio’, a Palazzo Reale a Milano;
  2. La narrazione si sviluppa su due livelli: quello della digressione artistica, con il racconto dei luoghi e delle opere dell’artista, è affidata alla consulenza scientifica e agli interventi del Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte ed esperto di Caravaggio, con la partecipazione della Prof.ssa Mina Gregori (Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi) e della Dott.ssa Rossella Vodret, già curatrice della mostra-evento dell’autunno milanese a Palazzo Reale: ‘Dentro Caravaggio’ a Palazzo Reale di Milano;
  3. Il film, prodotto da Sky con Magnitudo Film, vanta il Riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Patrocinio del Comune di Milano realizzato e la collaborazione con Palazzo Reale e Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano) e il sostegno di Malta. I media partner sono radio RTL 102.5, Mymovies e ARTE.it.
  4. Eccezionalmente per i tre giorni di proiezione, Anteo – Palazzo del Cinema propone A tavola con Caravaggio: guarda il film gustando ottimo cibo! un’esperienza sensoriale in cui, a pranzo (ore 13) e all’aperitivo (ore 18) il ristorante proporrà un menu di piatti ispirati a una delle opere più celebri del grande artista, la “Canestra di frutta”. da gustare davanti alla proiezione del film.
    Il biglietto per la proiezione di CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE in Sala Nobel costa 18 € e comprende il pasto. I biglietti sono in vendita presso le casse del cinema, all’Info-Point di Eataly o suwww.spaziocinema.info!

#2. Caravaggio torna a Milano: le opere milanesi raccontate nel film in modo inedito

Pinacoteca di Brera – Cena in Emmaus (seconda versione) - riprese in 8K per il film 'Caravaggio - l'Anima e il Sangue'

Pinacoteca di Brera – Cena in Emmaus (seconda versione) – riprese in 8K per il film ‘Caravaggio – l’Anima e il Sangue’

‘Caravaggio – l’Anima e il Sangue’ è una delle prime produzioni italiane girate con l’ultra risoluzione di un girato in sorgente in 8K (7680×4320 pixel) che permette di carpire dettagli dell’opera non visibili ad occhio nudo, di percepire la singola pennellata restituendo così la voluttuosità e la consistenza materica dell’opera di Caravaggio, cogliendo la dimensione intima e coinvolgente delle opere del Merisi. E il formato Cinemascope 2:40 che consente una visione più “allungata” e “orizzontale” dell’immagine, che si avvicina molto di più all’effettiva visione dell’occhio umano, con il risultato di rendere l’immagine percepita meno rafforzata e artefatta, aiutando così l’esperienza visiva ed emotiva dello spettatore. A queste scelte visive si aggiunge il trattamento di post produzione della luce, protagonista nella rappresentazione delle opere, che regala un’esperienza di immersione di fortissimo impatto visivo, assolutamente inedita e pionieristica.

La lavorazione in CGI ha avuto come obiettivo primario restituire l’enfasi dell’illuminazione dipinta: dettagli, abiti, figure, illuminati ed adombrati dalle pennellate del pittore, sono stati la base sulla quale il team grafico del Production and Creative Hub di Sky ha generato luci e ombre capaci di svelare il quadro da prospettive e punti di vista inediti.

Grazie all’altissima qualità delle scansioni di alcune opere, sono stati colti movimenti di camera virtuali con diverse focali, avvicinando moltissimo l’obiettivo alla tela –  un punto di vista impossibile da ottenere anche per l’occhio attento di un fruitore posto di fronte al quadro. Ciascuna inquadratura è stata volontariamente studiata per lasciare in vista la trama della pittura e della tela, illuminando entrambe con le stesse luci con cui sono state illuminate le forme generate digitalmente.
L’utilizzo di questa nuova tecnica ha consentito di costruire mappe di profondità ed occlusione, che regalano una percezione del quadro tridimensionale, tattile, viscerale, ‘quasi reale’. Un connubio di elementi studiato e voluto per lasciare allo spettatore il dubbio di trovarsi di fronte alla luce sul dipinto o a quella sulla scena. Un impatto scenico delle opere tale da rendere ancora più immersiva l’esperienza di visione che cala lo spettatore all’interno dei dipinti, senza far ma perdere di vista la trama e la pittura originali. Un tributo a Caravaggio, alla sua attenzione per le dinamiche di illuminazione e alla sua abilità nella ricostruzione della luce, reale e simbolica.

Due opere su tutte colgono in nuce questa applicazione delle ultime tecnologie alla divulgazione scientifica dell’arte: la Cena in Emmaus oggi alla Pinacoteca di Brera e la già citata Canestra di Frutta dell’Ambrosiana.

#3. Caravaggio torna a Milano e lo fa con una voce nota e amata

La voce di Caravaggio è di MANUEL AGNELLI

Tutti conoscono il viso di Michelangelo Merisi da Caravaggio, la sua mano e il tocco del suo pennello, il fine udito con cui catturava le tendenze e i rumori del suo tempo, il gusto per la rappresentazione dell’arte e della realtà, anche quando questo sovvertiva le regole o diventata dissacrante.
Bene: ma che voce aveva Caravaggio?
La produzione Sky non solo ha cercato di immaginare quel timbro, ma ne ha trovato uno corrispondente per anima ‘dannata’, rivoluzionaria, ‘rock & roll’. Una voce calda e profonda, malinconica e capaci di grandi sfumature, la voce di un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere. Un interprete talentuoso in grado di interpretare quello che nessuno aveva mai portato sulla scena: gli stati d’animo del pittore.
E quella voce è la voce di Manuel Agnelli, artista milanese, leader degli Afterhours, giudice di X-Factor, anima originale e impulsiva, alla sua prima esperienza cinematografica e al suo primo incontro un pittore in cui, per sua stessa confessione, si vede riflesso: “per il senso del rischio, l’amore per l’azzardo, il fare un’arte sincera e non edulcorata”.

Ecco un assaggio del suo lavoro in questa clip dedicata ad una delle emozioni che tante volte abbiamo sentito espresse da Caravaggio: il dolore

#4. Caravaggio torna a Milano e viene raccontato attraverso un’approfondita indagine investigativa che parte da Milano

L’uomo e artista Caravaggio viene raccontato attraverso un’approfondita indagine investigativa effettuata attraverso documenti originali preziosissimi, tra cui quelli custoditi all’Archivio di Stato di Roma: verbali, processi denunce, mostrati per la prima volta sul grande schermo.

5 città e oltre 15 luoghi d’arte per 3 settimane di riprese, un team di produzione di oltre 60 persone, oltre 200 ore di girato, per un film d’arte: il quinto prodotto da Sky inizia il suo percorso alla ‘CSI’ sulle tracce di Caravaggio proprio dall’Archivio Storico Diocesano e dalla sua Milano.
La ricerca documentale approfondita diventa, insieme allo studio delle opere del Mersi, il punto di partenza per la ricostruzione della vita e degli animi del maestro. Emozioni come la libertà, l’ossessione, la passione per le donne, che per la prima volta vengono raccontati in un contesto contemporaneo,
evocativo, pieno di simboli, privo di riferimenti.
Uno spazio di archeologia industriale milanese in zona Scalo Romana, a due passi da Fondazione Prada, e nel quale la direzione artistica (Cosetta Lagani), la regia (Jesus Garces Lambert) e la sceneggiatura (di Laura Allievi) hanno dato corpo all’io interiore del maestro (il cui interprete è Emanuele Marigliano, ex aiuto elettricista della troupe a Napoli, ragazzo di Scampia, che con Caravaggio condivide una personale storia di redenzione ed una forte espressività).

#5. Caravaggio torna a Milano: tutte le sale di Milano e della Lombardia in cui troverete il film solo il 19, 20, 21 febbraio

Con un numero da record per una distribuzione italiana legata ad un film d’arte e battendo ogni record rispetto alle precedenti produzioni cinematografiche Sky, la nuova coproduzione con Magnitudo Film e Nexo Digital sarà in oltre 350 sale solo il 19, 20, 21 febbraio 2018.

Qui di seguito l’elenco completo delle sale, dal sito: www.NexoDigital.it

 

 

Per informazioni: https://www.facebook.com/CinemadArteSky/

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.