La Lusiroeula di Milano e 9 cose che non sapevo avrei trovato a Baggio

Baggio non è solo il quartiere della startup al sapore bio di cioccolato e libri: ecco 10 chicche che ho scoperto e per cui vale la pena andare a scoprirla!

Tutti conoscono Baggio per il detto Va’ a Bàgg a sonà l’orghen, cioè Vai a Baggio a suonare l’organo, un buon modo per mandare a quel paese qualcuno. A quel paese di Baggio però ci sono almeno 10 cose che nessuno si aspetta, e che vi racconto perché ci sono stata e ne sono rimasta piacevolmente stupita.

Baggio non è solo il quartiere della startup al sapore bio di cioccolato e libri [leggi qui la storia di “Carta di Zucchero”. Il quartiere a sud-ovest di Milano nasconde una serie di chicche davvero speciali: eccone 10 che ho scoperto e per credo valga la pena trascorrerci una domenica pomeriggio.

    1. Baggio è lontana 9 Km da Milano che in macchina sembrano un’eternità ma in bici è una passeggiata da Dio.

      Sì perché Baggio è anche collocata sulla strada che costeggia la periferia ovest di Milano: potreste partire da Chiaravalle, pedalare fino a Morimondo, quindi perdervi per i campi procedendo in direzione San Siro. Se è una bella giornata (e avete gambe buone) non vi parrà nemmeno di essere a due passi dal Duomo.

    2.  A Baggio l’organo da suonare (o da vedere) c’è davvero.

      Dicevo del detto: “vai a Baggio a suonare l’organo” che non c’era, era dipinto, e quindi voleva essere un buon modo per mandare qualcuno a quel paese o a fare qualcosa di impossibile. Bene, a Baggio, proprio accanto alla Chiesa Vecchia ci sono alcune maioliche che spiegano perché si dice così [foto qui sotto]

    3. E’ di Baggio uno degli autori del dizionario milanese-internazionale ” Ominibus, Proverbi e modi di dire per vecchi e nuovi milanesi” – e ne sa un sacco del territorio omnibus

       “Ominibus, Proverbi e modi di dire per vecchi e nuovi milanesi” è un tomo di 492 pagine, 500 frasi celebri in dialetto milanese. A scriverlo sono stati gli ex colleghi Enrico Casati, Guglielmo Scandolara e Roberto Villa in un lavoro certosino durato quasi otto anni.
      Roberto Villa, la mia guida alla scoperta di Baggio, mi spiega: “‘L’edizione 2015 è stata pubblicata per la Fratelli Frilli Editori in cui detti, spiegazioni e guida alla pronuncia milanese sono stati tradotti in Italiano, Inglese, Tedesco, Spagnolo, Francese, Russo, Cinese, Giapponese, Arabo.  Ci siamo fatti aiutare da professionisti e amici, con l’obiettivo di dare uno strumento in più per tutti, per i milanesi che volessero conoscere la loro tradizione linguistica, la loro storia, e per i turisti in visita”. Per i più pigri “c’è anche la versione ridotta tascabile in 127 pagine, il Mini Omnibus, già usato come dono meneghino da alcuni brand di dolci per le passate feste” spiega orgoglioso (Omnibus-il-dialetto-milanese-per-tutti-).

    4. La Lusiroeula si vede a Baggio

      Lusiroeula al Parco delle CaveE’ una delle cose più romantiche di Milano.
      Sì, anche a Milano si può andare a piedi nudi nel parco e immergersi in mille luci, dopo il tramonto.

      Si replica venerdì 25 maggio 2018, dalle pre 21.15 alle ore 22.30, con appuntamento in via Cancano, 20152 – con organizzazione di Sensi MI Park – Accademia Sensoriale

    5. Parco, verde e arco 

      Baggio è infatti confinante con il bel Parco delle Cave. Qui si possono praticare ogni genere di attività, dalla corsa al birdwatching (è infatti una piccola riserva faunistica). Poco prima dell’ingresso al parco c’è anche una scuola di arcieri, sì quello de tiro con l’arco. Da non confondere con l’attività di birdwatching.

    6. A Baggio si vede una Milano che non c’è più


      Se ti infili nella Casa dei Baggi, lungo il corso principale, torni nel medioevo ovvero al tempo in cui qui viveva la famiglia ‘dei Baggi’ vive in questo comune, che tale rimase fino al 1923. Oggi di quel palazzo restano una colonnina portante e una infilata di ringhiere e case dagli architrave in pietra e marmo [foto sopra].
      Appena entri nel paese vecchio, proprio di fronte alla chiesa,  qualche colonna ora incastonata nei palazzi di nuovi costruzione testimoniano il passaggio di qualcuno di cui si è persa la memoria, ma che era importante.
      Antiche osterie e antichi fondi si affacciano sul piccolo corso.
      Le maioliche donate da maestranze campane, venete e lodigiane raccontano brani della tradizione contadina: dalle serate intorno al focolare ai lavori contadini a quella strana novella che dice che, un giorno, crebbe dell’erba in cima al campanile di S.Apollinare e un contadino stupido, per toglierla, issò un asino perché la brucasse.
      Nella Chiesa Vecchia, il campanile è l’unico lacerto di una storia di Comuni e famiglie e torri: tutto il resto è stato pesantemente restaurato due secoli fa.
    7. La Primavera di Baggio

      E’ il ciclo di concerti e manifestazioni musicali alle 19 Cabassi a Lugano, alle 21 Buratto in Bocconi e la coppia Galanov Pulina in Biblioteca a Baggio (www.primaveradibaggio.it)

    8. E quando arriva l’autunno, Baggio celebra gli asini.

      Il palio degli asini, che è stato recuperato anche l’anno scorso, nell’ultimo mese di celebrazioni di Expo, avviene ogni terza domenica di ottobre, durante la Sagra di Baggio.

       

    9. #LIBRAGGIO

E’ un’iniziativa di viverebaggio.com nata per coinvolgere negozi, bar e locali all’insegna del senso civico e del rispetto tra i cittadini.
“Ad oggi nel quartiere hanno già aderito otto locali, ma presto il loro numero crescerà eLIBRAGGIO diventerà la prima libreria di quartiere della città”, spiegano i promotori del circuito gratuito e senza neanche obbligo di registrazione. “L’unica cosa che viene richiesta a tutti è quella di trattare bene i libri presi in prestito, di riportali nello stesso posto in cui sono stati prelevati o di consegnarli in un altro locale aderente all’iniziativa e, dove possibile, di arricchire la libreria con qualche libro che si ha a casa e che non serve più”.

Oggi fanno parte di #LIBRAGGIO:

  • AL BAGGESE – Via Masaniello, 14 – 20152 Milano
  • CARTA DA ZUCCHERO – Via Antonio Maria Ceriani, 13 – 20152 Milano
  • COUNTRY HOUSE MILANO – Via Riccardo Lombardi, 19/10 – 20152 Milano
  • FA BALLA’ L’OEUCC – Via Pistoia, 19 – 20153 Milano
  • FROZEN GELATERIA – Piazza Anita Garibaldi – 20152 Milano
  • LA POSTERIA NEL BORGO – Via Delle Forze Armate, 403 – 20152 Milano
  • PAN CAFE’ – Via Val D’Intelvi, 14 – 20152 Milano
  • PIZZERIA 125 – Via Alberigo da Rosciate, 5 – 20152 Milano

Perché non siamo arrivati a 10? Perché chissà quali e quante altre chicche ci saranno ancora da svelare a Baggio! Magari c’è pure la 11, la 12, 13… 

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.