5 ragioni per rispolverare la lingua milanese – intervista al maestro Mario Torchio

Qualche tempo fa ho avuto l’onore di concedermi una lunga chiacchierata con un vero maestro di lingua milanese, NON dialetto, state bene attenti.

#1. Il milanese è una lingua viva, sempre più elitaria perché viene via via dimenticata e non più insegnata. E’ un patrimonio inesauribile che ci sa dire da dove veniamo e chi siamo.

Già questa mi sembra la prima più che buona ragione per prendere in mano un libro di lingua milanese e capire in che diavolo di maniera parlavano i nostri predecessori.

Su consiglio di Associazione Vivaio (www.associazionevivaio.it/) mi sono recata in visita ad un vero maestro di lingua milanese. Insegnante ma anche autore, poeta, letterato, pittore, papà, nonno, oggi pure social media manager della sua pagina Facebook.

So che non è carino rivelare l’età delle persone, ma il Sig. Mario Torchio ha 93 anni e solo dichiarando le sue candeline si può giustificare una vita fatta di viaggi, esperienze. Eccolo qui sotto bello sorridente:

Mario Torchio

Forse la sua è una storia come tante altre, o almeno, tante di quelle di una volta, quando le famiglie e – permettetemelo – anche gli uomini erano fatti di una pasta diversa. Ma proprio la sua normalità mi rende speciale il racconto.

Torchio: nome e famiglia cento per cento milanese.

Una vita in azienda. Due figli. Un amore per la pittura e i fiori ereditata dalla sua famiglia.

L’estro artistico l’ha condotto a tenere lezioni di milanese. A scrivere opere di teatro, “ma siamo sempre di meno. Cosa vuole, signorina, anche con l’età ci perdiamo…. ” mi dice con un entusiasmo e un coraggio che sarebbe bello ritrovare anche nei coetanei.

Gli ho chiesto quali siano le 10 parole da avere sempre pronte da sfoderare per dimostrare di essere autenticamente milanese – QUESTE.

#2. Conoscere almeno 10 parole in autentica lingua milanese dimostra la propria provenienza e il proprio amore per Milano.

Lui mi ha insegnato queste. 

#3. La poesia delle parole

Obiettivamente suonano un gran bene le parole di una lingua così misteriosa. “La o normale si legge u. La u si legge ü, come l’ululato dei lupi. Per leggere o ci vuole la òaccentata. Questa è la base”, mi spiega Mario Torchio.

#4. IL DNA dell’uomo

Ci sono vocaboli, nella Lingua Milanese, che esprimono, in modo chiaro e simpatico, il comportamento umano dell’individuo. Poiché queste peculiarità fanno parte del DNA milanese, perché non tenerne conto nella specifica emancipazione della nuova Civiltà Cittadina?“, ecco un’altra ragione per studiare (con la dieresi sopra la u).

#5. Perché un libro in milanese non l’avete mai letto

Mario Torchio ha scritto Malaa de Milan e dall’alto della sua esperienza ci spiega come leggerlo con dovizia di particolari in lingua. Eccolo nelle lezioni virali pubblicate sulla pagina Immagini Dialettali di Elio Borgonovo. Sì, a 93 anni fa anche questo! Buon ascolto e buon divertimento!

 

 

 

 

 

 

(FOTO: da La gocciabriantea, copertina del libro di Emilio Magni, Mursia)

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.