Uno Splash (Tamaro) da Milano a Rivera Monteceneri, Svizzera

Quanto è bella Milano. Con i suoi parchi, le sue vie, sotto il sole o sotto la pioggia. E’ bella perché offre un sacco di opportunità: pure quella di prendere e partire verso il mare o i monti per andare a caccia di nuovi luoghi. Non sono troppo distanti ma nemmeno così vicini: d’altronde, non si sarebbe chiamata “Mediolanum”, no?

Da questa “terra di mezzo” parto una domenica mattina di buon’ora per recarmi a festeggiare il primo compleanno dello Splash&SPA Tamaro*, struttura avveniristica creata nel bel mezzo delle montagne svizzere con una duplice funzione: parco acquatico di divertimenti per frontalieri e teutonici; spa orientale per chi vuole sentirsi a Bangkok pur rimanendo nel Canton Ticino.

Dopo circa due ore ed un’acqua torrenziale (avrei anche potuto prendere il treno; la stazione è proprio dietro l’angolo) arrivo nell’ampio parcheggio – si paga solo con carta o con franchi svizzeri. La struttura è d’impatto esattamente come l’avevo vista sui rendering pre-apertura e sull’invito a questo primo anno di “Splash”: verde e bianca con ampi scivoloni che sembra ti possano “jettare” da un momento all’altro fuori dalla struttura. Ma tanto, io gli scivoli non li amo. Sono qui per la Spa che, di contro, è una grande sorpresa.

Tre piani e non so più quanti metri quadri di relax: mentre i bambini si affogano all’ultimo piano e ciacolano supportati dai bravi (e pazientissimi) animatori, nella pancia dello Splash Tamaro coppie o amanti del “bellessere” seguono il rituale dell’hammam, le piscine, le saune.

Di queste ce ne sono almeno quattro tipi diversi, da quella finlandese con vista sul giardino e la piscina esterna, al castagno 95°, per i più resistenti; per scendere a quella del sale – 65° – con le sedute reclinabili che invitano ad un pisolino. Ho amato quella all’argilla: 75° di relax e pelle pulita.
Per chi prenota: rituali ed approfondimenti praticamente ogni ora.

Le piscine sono una manna: all’esterno si godono i monti immergendosi nell’acqua salina iodata; all’interno, un soffitto trapuntato di stelle fa da coperta ad un’immersione con la musica sotto il pelo dell’acqua.

Ovviamente non mancano il Percorso Kneipp, il Pediluvio, le docce aromatiche e la fontana di ghiaccio (da urlo).

All’ora di pranzo, all’ultimo piano in mezzo ad un pubblico di infanti urlanti e famiglie in festa, viene servito un delizioso barbecue.

Non fa tanto SPA? Beh, come ogni domenica che si rispetti nel post pranzo ci stanno bene un pisolino dall’ampio dehor vetrato, una bella tisana calda ed un po’ di frutta secca.

Difficile poi trovare il coraggio di rimettersi in auto e ripartire.

Negli armadietti che si chiudono un click e con tanto di braccialetto (ne esistono almeno 3 tipi diversi a seconda del “pacchetto” e dell’ingresso) mi riprendo da questa giornata di relax.

Alle ore 17 di gente ce n’è ancora tanta e tanta ne arriva, eppure la struttura non ne risente e la pulizia – aspetto importante tanto in un complesso spa quanto in un parco divertimenti – resta intatta.

La gente arriva perché allo Splash Tamaro puoi goderti l’ingresso per intero o da 4 ore, fino alle 22.00, con offerte e persino “saldi” per tutto il periodo estivo.

Saperne di più? www.splashespa.ch*.

Io un tuffo l’ho fatto: ecco una buona idea per tornare a Milano e sapere di essersi goduti una giornata di relax. Ed anche se in autostrada si forma un po’ di coda, che interessa? Io sono rilassata, ho conosciuto un nuovo luogo ed ho la consapevolezza che prima o poi torneranno caldo, estate e pure i bagni di sole.

Pomeriggio Smartbox @ Moresko Hammam Café!

Il racconto di un pomeriggio “smart” fra coccole d’Oriente nel cuore di Milano

Credits foto | Donata Zanotti

Blocco del traffico a Milano? Mi faccio un Moresko Hammam Café!

Blocco del traffico per la Stramilano. Gente in fila impazzita per la 20° Giornata di Primavera del FAI. Sai che “faccio” io? Me ne vado a prendermi un caffé di tranquillità, delizie dalla terra delle Mille e una Notte con tanto di massaggio rilassante all’Hammam di Milano, il primo al 100% “ortodosso”: il Moresko Hammam Café.

Una volta una persona mi ha detto che – per la tradizione orientale – l’hammam è il luogo dove risiede il diavolo. Mi sono stupita…“Eh sì, perché qui non si può pregare” – mi spiega la mia nuova amica. Ma come si fa a ritenere un luogo tanto tranquillo e magico un posto… peccaminoso?!

Il mondo è bello perché é vario e perché è tutto una scoperta. Milanoincontemporanea ha potuto esperire questo profumato mondo di datteri e caffé, di spezie e di benessere grazie ad un pomeriggio di coccole a firma Smartbox.continua a leggere Blocco del traffico a Milano? Mi faccio un Moresko Hammam Café!