WOW che estate: cinema all’aperto e gialli d’aperitivo al Museo del Fumetto

Questo è un luogo che i patiti di “fescionismi” – da scrivere accuratamente così! – chiamerebbero “WOW“. Se solo lo conoscessero. Se solo usassero in modo pertinente le onomatopee della letterature per illustrazioni.

Allo WOW di Viale Campania 12, glielo diciamo noi di Milanoin!, l’arte del ben disegnare, raccontare storie, farsi vedere a colori, si tinge di giallo e di black&white non per qualche sfilata da cinema, ma perché il cinema ed i nomi della Tv arrivano nelle sale del Museo del Fumetto.

Accadrà domani sera all’ora dell’aperitivo, e non solo.

Dalle 19 di giovedì 10 luglio 2014, WOW ha organizzato un aperitivo con l’autore in compagnia di Davide Barzi, firma del volume a fumetti “Unico indizio le scarpe da tennis” e della serie “Don Camillo a fumetti”. Partecipano i disegnatori Marco “Will” Villa e Alberto Locatelli. Un momento a metà tra la penna di Giovannino Guareschi e la punta di dita di Enzo Jannacci.

A seguire, in contemporanea, ma anche per il resto del mese (chissà, pure dell’estate?!), e dalle ore 21, proiezione de “Il Cappotto” di Cesare Zavattini.

Solo per gli estimatori, ed a ingresso libero, ecco la versione restaurata dela regìa di Alberto Lattuada (1952), con Renato Rascel, sceneggiato da Cesare Zavattini e Luigi Malerba.

L’appuntamento è nel cinema all’aperto nel Giardino del Fumetto.

Per continuare a sognare e vivere dentro al mondo dei sogni e dei fumetti fatti arte.

Qui, il calendario completo delle proiezioni. Che cinema!

wowcheestate2014

WOW, a Milano c’è Pinocchio formato Fumetto (e Museo)

130 anni di storia, tavole mai viste, opere d’autore, oggetti che fanno gola ai molti collezionisti e poi “Pinocchu” in dialetto o nei mille idiomi del mondo. La storia del burattino più famoso di tutti, Pinocchio, torna a Milano nella versione integrale pubblicata ad episodi da Carlo Collodi a partire dagli anni ’80 del XIX secolo. E dire che ci aveva provato ad ammazzare il monellino di legno…

Come accaduto anche in terra britannica per Sherlock Holmes, anche nella storia di Carlo Collodi ci furono i rimproveri dei lettori, giovanissimi, adoranti ed affezionati al bambino che parlava fiorentino e alle sue marachelle.
Il risultato? Pezzi unici, straordinarie cartoline che vanno dalle prime illustrazioni a quelle di ultimissima fattura, realizzate da maestri noti come dai grandi nomi che tracciano il segno intorno a WOW, Museo del Fumetto di viale Campania 12.

Ci si chiede ancora oggi quale sia la ragione del successo del personaggio inventato da Carlo Collodi con un po’ di riluttanza – era tutta una questione di debiti di gioco da saldare. Ma la morale è presto fatta: le cose semplici ed i percorsi di formazione restano eterni in ogni campo, materia, Nazione.

E così, dopo i primi disegni, passando per nomi come Jacovitti, Scudellari o Achille Picco, ecco i burattini e le fatine di legno, qualche bassorilievo, installazione, scultura, libri (compresi Pinocchietti di leva in Libia di chiara matrice fascista) e poi gli album di cartoline, quelli musicali, le opere in teatro…

Il pezzo più incredibile? Le cartoline di un papà dal fronte di guerra, che spediva al suo “Signorino Emiliuccio” quelle illustranti i brani della storia e, sul retro, la sintesi di questo o quell’episodio.

Nella mostra, circa 300 pezzi e oltre 100 illustratori…

… tracciano Un percorso da non perdere curato da Luca Bertuzzi dentro ad uno dei Musei più bistrattati dal Comune ma comunque più interattivi e contemporanei della città.

Avete bisogno di qualche altro motivo per non perderla?

100 MATITE PER PINOCCHIO. 130 anni di immaginario, illustrazioni e fumetto
WOW, Museo del Fumetto
viale Campania 12
dal 18 gennaio al 23 marzo 2014
Ingresso 5 euro, ridotto 3 euro
Orari: tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00; sabato e domenica dalle 15.00 alle 20.00
www.museowow.it