Mestieri d’arte, Moda d’autore: Il Reportage

“…ogni cosa bella ha infiniti precedenti e migliaia d’invisibili nodi e un piccolo ago di pazienza con dita mille volte punte…” (Ghiannis Ritsos, Crisòtemi)

Milanoincontemporanea ha partecipato al vernissage durante l’inaugurazione della mostra “Mestieri d’arte, moda d’autore“.

Abbiamo pensato che fosse opportuno un reportage “post event” con le foto più importanti tratte dal lavoro del grande ricamatore, quale è Pino Grasso.

La mostra ha voluto mettere in luce le mente e il cuore degli stilisti, ma soprattutto le mani degli artigiani: i loro gesti unici contribuiscono alla bellezza dell’abito.
Decisivo infatti è il contributo di Pino Grasso all’elaborazione di un’estetica della perfezione, tipica dello stile italiano.

Questa mostra, inserita all’interno di un contesto come la Sala Alessi di Palazzo Marino, fa pensare alle mani, al lavoro e all’impegno.

Iniziamo il nostro percorso accolti da un suggestivo ingresso: campioni di ricamo a telaio con coralli, giada, paillettes, fili di seta, jais e altri materiali preziosi, ma anche quadri appesi a mezz’aria ricamati con temi floreali, ispirazioni al futurismo e alla Cina di Ming, arrivando fino a squame di sirene e ai petali delle rose, ma sono soprattutto i “ferri del mestiere” che attirano la nostra curiosità: è con essi che l’artigiano mette al mondo le proprie creazioni.

Ma la vera sorpresa ci aspetta qualche passo più avanti: abiti realizzati per i più importanti stilisti di fama mondiale, da Valentino a Giorgio Armani, senza dimenticare Gianni Versace, Dolce&Gabbana e Mila Schon.

Sartorialità e Made in Italy, queste le costanti presenti nei capolavori del maestro Pino Grasso.

L’evento ha visto la presenza anche dalla massima istituzione della città: il Sindaco di Milano Letizia Moratti, che con un breve discorso ha sottolineato l’importanza della moda e dell’arte in una città come Milano, oltre a ricordare l’importanza del lavoro di un maestro come Pino Grasso.

A seguito sono intervenuti anche l’assessore agli eventi Giovanni Terzi, Franco Cologni (Presidente della fondazione Cologni per i Mestieri d’arte) e Pino Grasso, accompagnato da alcuni collaboratori del suo atelier.

Ultimi ma non ultimi, coloro che hanno reso possibile questa iniziativa, ovvero Matteo Novello, direttore generale RCS periodici, Raimondo Zanaboli, CEO Rcs pubblicità, Daniela Bianchini, direttore di Amica e Bruna Rossi, curatrice della mostra e direttore moda di Io Donna.

A coronamento di tutto, un brindisi con tutti gli invitati, a festeggiare -almeno questo è l’augurio – l’inzio di una presa di coscienza nel mondo della moda: l’arte del ricamo e non solo arriva da un lavoro continuo e sartoriale, come dice Ghiannis Ritsos

“…ogni cosa bella ha infiniti precedenti e migliaia d’invisibili nodi e un piccolo ago di pazienza con ditta mille volte punte…”.

Prima di lasciare Palazzo Marino, in due battute con Pino Grasso mi confessa la speranza che possano essere organizzate altre mostre simili perchè il valore degli artigiani e delle idee che ispirano i Maestri nella realizzazione di nuovi stili nella moda non venga mai dato per scontato, augurandosi anche che sempre più stilisti possano avvicinarsi al ricamo per rendere le loro opere ancora più esclusive.

“La moda è lavoro, non lo si ricorda mai abbastanza: è lavoro che ricerca e sperimenta senza sosta”, come ama ripetere.

MilanoincontemporaneaV

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