Intervista a Vincenzo Marsiglia, parla l’Elephantino di 7 For All Mankind

A proposito di elefanti, mucche e Parade. Noi di Milanoincontemporanea abbiamo avuto la possibilità di intervistare Vincenzo Marsiglia, uno degli artisti coinvolti nel progetto della Elephant Parade insieme a 7 For All Mankind.

Gli abbiamo chiesto di questa manifestazione, a che serva in fondo alla nostra città, e del suo lavoro come creativo. In fondo, chi meglio di lui può spiegarci cos’è questa marcia degli Elefanti per Milano?

Ah, per la cronaca, il suo è quello di Piazza San Babila 😉

E’ la Elephant Parade un progetto d’arte e design urbano o piuttosto un supermercato delle marche?
Diciamo che è una fusione di tanti punti di vista, sta allo spettatore decidere come voglia interpretarlo, il pubblico è sovrano.

Cosa si aspettano gli artisti che partecipano alla Elephant Parade, da questa manifestazione?
Per ogni artista partecipare ad un evento così importante a livello mondiale è in qualsiasi caso un’occasione rilevante, ed essere stati invitati rappresenta un concreto riconoscimento del circuito artistico.

Personalmente spero nel mio piccolo, di contribuire a due cause importanti e allo stesso tempo questa manifestazione può rivelarsi un veicolo per far conoscere ancor più il proprio pensiero e lavoro.

Lei è un artista: si presenti in poche parole
Il mio percorso nasce dai primi approcci con l’arte durante gli anni di studio, inizialmente ad Imperia presso l’Istituto Statale d’Arte, poi all’Accademia di Brera, presso la quale mi sono laureato in pittura. Ho iniziato poi ad esporre a metà degli anni ’90, ed è stato un percorso crescente di mostre presso importanti gallerie, fiere e musei.
Le mie opere sono concepite attorno alla Stella a quattro punte – vero e proprio “Logo”, utilizzato in un’operazione quasi ossessiva, che da vita a composizioni, in cui il simbolo si unisce al tessuto, al feltro, alle paillettes e alla ceramica, in un gioco ritmico – rigoroso ed equilibrato che rimanda alla lezione dei maestri dell’astrattismo e del minimalismo.

L’ultima produzione, consiste nell’utilizzo di mezzi tecnologici che permettono di raggiungere una contemporaneità fatta da spunti quotidiani e da situazioni che non mirano ad un oggetto finito, ma ad un’opera che muta con l’interazione del pubblico e porta a compimento il processo di riduzione della distanza con l’oggetto artistico.

Come è nata la sua collaborazione con 7 For All Mankind e perchè ha scelto di esporre accanto a un brand di moda?
A dire la verità la collaborazione è nata grazie alla loro scelta su di me, perché piaceva molto l’accostare il loro brand con il mio (stella a quattro punte = UM).

Da quel momento in poi le forze si sono unite e questo per me, che ho sempre lavorato sull’idea di logo e sulla scelta di alcuni tessuti della moda, è stata l’occasione per realizzare un sogno di collaborazione con aziende rivolte alla moda giovane.

Ci spieghi il suo elefante
Una delle prerogative del mio lavoro è la ricerca del materiale più disparato, in particolare tratto dalla moda. E così avendo davanti a me il piccolo elefante, ho pensato di dargli vita con questa nuova pelle di jeans, swarovski ed altri elementi decorativi.

Dentro la mia testa ho immaginato l’elefantino in un polo di luci e colori, decorato e osannato come avviene in India e grazie al supporto tecnico della 7 For All Mankind azienda Americana, leader nel Jeans Denim, è stato possibile realizzare la mia idea.
L’elemento che mi contraddistingue, ovvero l’UM (Unità Marsiglia = stella a quattro punte ), è distribuito sul corpo dell’elefante a formare delle rose, quindi tutto centrato sulla festa di questo splendido animale.
Il nome stesso ha una funzione concettuale ironica, L.A. Star (L.A. dalla provenienza dell’azienda che si trova appunto a Los Angeles e Star dal mio brand), quindi una fusione completa tra marchi.

E quello che invidia a qualche altro suo collega? Perché?
Non ho motivo di invidiare nessuno, anzi credo di essere molto fortunato, faccio il lavoro che ho sempre sognato.

Viaggiare per Milano alla scoperta della Elephant Parade perchè ..
Elephant Parade è un’importante iniziativa, grazie alla quale è possibile conoscere questa preoccupante situazione che compromette la salvaguardia dell’elefante asiatico e quindi sensibilizzarne l’opinione pubblica in merito, inoltre offre la possibilità ai vari artisti internazionali e non, di esprimere e comunicare il proprio pensiero in relazione a questa situazione.

Penso che per Milano sia un’importante opportunità avere un ruolo centrale di visibilità in una manifestazione con un eco mondiale e che al tempo stesso una città così dinamica sia il luogo ideale per divulgare tali problematiche.
I promotori, gli artisti, la città, tutti concorrono per un unico scopo, dare un’anima all’oggetto-emblema prescelto attraverso il colore dell’arte, per sensibilizzare e sostenere questa importante causa.

E per conoscere più approfonditamente il suo lavoro:

Vincenzo Marsiglia

Paola Perfetti

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