MAESTRO MARTINO è Carlo Cracco

L’Expo 2015 si mangia a Milano

In quale altra Regione se non la Lombardia la cucina è fatta di terra, di montagna, di lago? “Il progetto Maestro Martino sostiene la qualità e l’unicità delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio e allo stesso tempo è uno strumento straordinario per tramandare la tradizione gastronomica lombarda fortemente influenzata dalle caratteristiche naturali del territorio e dalle sue vicende storiche” – dice l’assessore Maullu (Assessorato al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia). Nasce così Maestro Martino, un percorso turistico alla riscoperta della Cucina d’Autore della Lombardia, un viaggio per scoprire sapori, valorizzare tradizioni, sostenere l’innovazione, ma sempre a impatto zero e con un occhio all’Expo 2015.

Lo sa bene lo chef Carlo Cracco, che di questo progetto enogastronomico, culturale e turistico nella Lombardia più golosa è rappresentante ufficiale.

Martedì scorso Milanoincontemporanea è stata invitata al lancio di Maestro Martino, ed ecco che cos’è stato cotto nella pentola dei sapori lombardi.

Il cibo funziona da sempre un po’ come il linguaggio: esprime rapporti, identità, situazioni, ma anche simboli e valori. Perché l’uomo non mangia solamente proteine o carboidrati, ma anche le idee e relazioni di cui ha bisogno” – dice a ragione Cracco. Ma perché il nome, Maestro Martino?

Chi era Maestro Martino, l’inventore della mostarda?

Nel XV secolo, fu questo il nome del più importante cuoco dell’epoca. Veniva da Como ma a Napoli conobbe la cucina catalana e quella mediorientale, lavorò alla corte degli Sforza a Milano, poi al servizio del Patriarca di Aquileia (famoso al tempo per l’opulenza dei suoi
Banchetti). Sperimentò e inventò ricette, codificandone alcune e spaziando in molti ambiti non solo gastronomici.

Dal 1400 al 2011 qualcosa è cambiato?

Non molto, visto che l’obiettivo di Maestro Martino è quello di tornare ad una Rinascenza italiana sul fil rouge della Cucina d’Autore lombarda, “per portare, in Italia e nel mondo, la tradizione della migliore cucina realizzata con i prodotti tipici selezionati da esperti di storia e cultura dell’alimentazione.”

Il Progetto Maestro Martino, per punti:

  • Dare vita ad percorso istituzionale per la creazione a Milano della prima Accademia Internazionale di Alta Cucina, un nuovo polo di eccellenza che si aggiunge a quello della moda e del design.
  • Attraverso l’omonima Associazione, valorizzare pienamente le opportunità offerte dall’Expo 2015 per promuovere e qualificare, attraverso la formazione, l’offerta enogastronomica di eccellenza.
  • Realizzare una guida che presenti il meglio dei prodotti locali a “chilometro zero” e unisca percorsi turistici e culturali per svelare mondi, tradizioni e saperi tuttora vivi e comunque da salvaguardare.

Primo atto concreto dei molti obiettivi che si pone il progetto Maestro Martino è il coinvolgimento delle cascine, leit motiv più volte incontrato nel nostro viaggio verso l’Expo, partendo da quelle del Parco del Ticino, “dove l’anima agricola dei territori ha
stimolato una ricca tradizione culinaria, paesaggi incontaminati che permettono di coniugare la scoperta dei tesori dell’arte con le migliori proposte per la tavola” .

Fra queste, la Cascina Caremma di Gabriele Corti, che non ha perso tempo ed ha proposto le sue delizie del territorio fin dal momento della conferenza stampa.

Partner di Maestro Martino

Maestro Martino è promosso anche dal network Officine 2015, un
gruppo di imprese e professionisti che si impegna a valorizzare le eccellenze del territorio in prospettiva dell’Expo 2015, attraverso il supporto e l’organizzazione di eventi e progetti per Milano.

Saperne di più? Su IlGiornale.it tutte le ulteriori informazioni.

Buon appetito, ups, buon lunedì!

Paola Perfetti

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