CHA, mi faccio un Té in Atèlier!

Un proverbio cinese recita: “E’ più facile contare le stelle che il numero delle varietà di tè”. Vengono tutte dallo stesso fiore, la Camelia Sinensis, una pianta raffinata e difficile, proveniente dalla Cina al confine con Laos e Birmania, dove ha bisogno di vivere in terreni acidi, umidi. Cresce in grandi alberi, ma i tavoli di raccolta sembrano immensi cespugli dove uomini e donne laboriosi dedicano anima  e corpo a questa bevanda che, con il tempo, si è raffinata in una calda esperienza di relax.

Praticamente in ogni angolo del globo esistono sale da tè più o meno lussuose, forse divenute un po’ agée‘ per qualche amante dei locali “alla moda”… Ed anche a Milano, in via marco D’Oggiono 7 (Corso Genova) è nato un Atelier del Tè. Bando ai sentimentalismi e ai luoghi da vecchi Englishmen con il mignolino all’insù puntato alle ore 15, intorno a una bianca tovaglia di lino inamidata: Gabriella Lombardi – ex pubblicitaria – ha creato CHA, dall’ideogramma cinese che allude a questo fiore che sboccia nelle teiere nelle tazze di tutto il mondo.

E’ un luogo magico, verde e bianco, ricco di  preparati per infusi personalmente selezionati dalla titolare (fanno produrre anche dei deliziosi biscottini al tè che non ho mancato di assaggiare …), teiere di ogni tipo, tazze “da ufficio” con cui potersi concedere un rituale di benessere e piacere in ogni momento della giornata.

Io me lo sono regalata ieri mattina, con una cara amica, ospite dell’esperienza proposta da  Emozione 3 in vista di San Valentino.

Si parte con una interessante introduzione alla storia e alla botanica del te.

Sapevate che la pianta del tè sono alberi da fusto alti 10-15 metri? Che ne esistono tre, nella regione del Ta Kung Pao protette dal governo locale i cui fiori, raccolti l’ultima volta nel 2006, hanno prodotto un piccolo quantitativo da 600 grammi battuto poi all’asta ben 50mila euro?

E che il tè nasce come rimedio medicinale? In origine veniva preparato come una zuppa, immersa come erbe amare, il cui ideogramma era TUL. I tè venivano pressati, macinati o elaborati per scioglimento (oggi in Cina esiste un solo maestro a tramandare ancora questa tradizione): è con l’epoca SONG  – 700-1220 dC – che inizia la storia dell’infusione.

Già: ma come si prepara una buona tazza di tè? E quale bisogna scegliere?

Gabriella ci porta nell’armonia della cultura dell’Oriente  simboleggiata dalla GAIWAN – e non chiamatela solo teiera/tazza!

Piattino, tazza e coperchio sono tre elementi armonici che non vanno mai separati (in pratica si dovrebbe bere tenendo la tazza col piattino e il coperchio appena sollevato), visto che rappresentano i tre elementi in equilibrio, cielo, terra, uomo. E la magìa del tè avviene lì.

Si prepara dell’acqua calda in un bollitore/teiera  – attenzione alla scelta dell’acqua e alla sua temperatura – e si prepara la gaiwan con i fiori scelti. A questo punto si immerge il preparato, 2/3 minuti sono sufficienti, e si cola. Il procedimento può essere effettuato più volte: è una questione di gusto e di piacere.

Ma attenzione alla teiera: quelle di terracotte sono più porose e assorbono il sapore quindi, se vi piacerà un particolare tipo di tè, ricordati di usare in quella SOLO una tipologia di fiore.

Quali sono i tè, vi chiederete?

LA VERA DISTINZIONE è in due famiglie – alla faccia degli Inglesi: quella cromatica (tè verdi, bianchi, gialli, verdi azzurri, rossi, neri) e quella per reazione chimica delle foglie durante la lavorazione (tè non ossidati – ovvero i bianchi; tè fermentati – i neri; tè ossidati – tutti gli altri).

La teina? E’ presente in maggiore quantità nelle foglie più fresche, più ricchi di germogli, ovvero nelle qualità più abbondanti di polifenoli, vitamina C… e per abbassarla è sufficiente lavare più volte le foglie durante l’infusione.

Un consiglio per tenere a mente tutti questi preziosi consigli? Trovare il libro “Il Canone del Tè” di Lu Yu, oppure fare un salto da Chà Tea Atelier: Gabriella è pronta con le sue lezioni e le sue degustazioni, anche ad hoc, anche su prenotazione. Ecco tutte le informazioni: http://www.chateaatelier.it/index.php/chi-siamo.html

Fuori ha ricominciato a nevicare: ci facciamo una tazza di tè?

Paola Perfetti

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