The Abramovich Method. L’esperienza

Milanoincontemporanea fra i 21 primi giornalisti al mondo a provare l’ultimo lavoro di Marina Abramovic per il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di MilanoThe Abramovic Method” (a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola).

C’erano tutta Milano e praticamente mezzo mondo, ieri mattina, alla conferenza stampa di apertura alla mostra The Abramovich Method, di Marina Abramovich, l’artista serba classe 1946 che dopo anni di lontananza da Milano, dopo l’ultima performance al MOMA di NY del 2010, e dopo i suoi esordi, proprio nel ’74, sotto il cielo della Madonnina, ha scelto la nostra città per rilanciare la sua Performance Art attraverso il gesto dell’interazione con il pubblico.

La presentazione: in un luogo istituzionale e suggestivo come il primo piano nobile della Galleria d’Arte Moderna, nella sala specchiata, a due passi dai capolavori dei Divisionisti-decadenti come Segantini, Previati…

Ma qui non è il passato ad importare: è il presente da vivere e da esperire con un METODO tutto nuovo nel quale pure noi di Milanoincontemporanea siamo stati fra i primi 21 fortunati “tester”. L’abbiamo provato sulla nostra pelle, ed è stato piacevolmente sconvolgente.

Capisco ora il perché di tanto tam tam mediatico intorno a Marina Abramovich e al suo grande ritorno a Milano.

Artista di portata internazionale e dall’impatto emotivo pazzesco – con una precisione estrema della quale ne ha fatto le spese la sua interprete (per tutta la conferenza stampa abbiamo assistito a siparietti di traduzione al limite fra il ridicolo e l’imbarazzato) -, a Milano ha ricevuto le attenzioni di grandi nomi del collezionismo, della critica, della artigianalità artistica.

Di lei per primi parlarono Vati dell’arte contemporanea come Gillo Dorfles, Germano Celant, subito per fare due nomi.

Nella Galleria Lia Rumma, proprio in questi giorni, “Marina”, come alcuni fortunatamente la chiamano, è protagonista di una personale antologica relativa al suo lavoro con un focus sul tema della Felicità e del Silenzio, a partire dalla felice ascesa al vulcano Stromboli che ha visto – artista e gallerista – interpreti/veri viaggiatrici qualche anno fa.

Al Teatro dal Verme, alle 21 di domani sera, Marina in persona terrà una lecture con performance + 2 assistenti – le dolci Lindsay e Rebecca – in cui il METODO ABRAMOVICH verrà ulteriormente spiegato.

Ma anche la moda ha voluto esserci.

The Abramovic Method – Un video documentario di Giada Colagrande è il docu-film realizzato con il sostegno di Fondazione Furla e prodotto da Art + Vibes e Collateral Films.

Marina Abramovic, già madrina del Premio Furla 2009, da lei intitolato The spirit in any condition does not burn, nella mostra milanese esplora il potere di trasformazione della Performance Art e l’importanza del rapporto con il pubblico.

Il film racconterà lo svolgimento del progetto e la conseguente trasformazione mentale e fisica dei partecipanti, scaturita dalla relazione diretta con l’artista e dall’esperienza della performance stessa. Nelle intenzioni dell’artista il film diventa parte del Metodo, lo fissa nel tempo e offre l’opportunità di divulgarlo.

Siamo felici di dare il nostro contributo alla realizzazione di questo progetto, perché molto legati a Marina, artista straordinaria e di grandissima qualità umana, e certi che la grande sensibilità di una regista come Giada Colagrande renderà il Metodo Abramovic fruibile ad un ampio numero di persone e le inviterà a riflettere.” – ha detto Giovanna Furlanetto, Presidente Fondazione Furla.

E ancora, le opere orafe di Miriam Nori, poesie che nascono dalla materia e da una creatività altrettanto singolare in cui il corpo è protagonista e non semplice “portatore” d’anima o di ornamenti. “È l’essenza del materiale scelto di volta in volta – bronzo, argento e, talvolta oro – a suggerire la forma e le linee di bracciali, anelli, orecchini e pendenti che attraverso la tecnica della cera persa diventano oggetti preziosi. Pezzi unici realizzati in laboratorio, che nascono dalla materia, da un’intuizione o da dettagli quotidiani astratti dalla loro funzione d’uso. L’ordinario diviene straordinario, sia nelle forme sia nell’uso ardito di materiali inusuali fusi e assemblati in modo inconsueto, come quando l’artista ai metalli preziosi sposa elementi recuperati, lavorati a crochet o cuciti. Oggetti non invadenti che determinano il carattere della donna che li indossa: forte, coraggiosa, dallo stile unico e inconfondibile.” – spiegano.

Su tutti e tutto, però, c’é lei. Marina, con il suo METHOD fatto di sedie, letti a castello di rame o brandine di legno, capsule di rame, in cui, fra cristalli e magneti, indossando un camicie da lavoro, ti porta a regalarle due ore del tuo tempo per riscoprire i sensi, il silenzio, la felicità.

Il risultato? Ve lo mostrerò a brevissimo con il video fatto dalla mia collega Francesca Scarabelli, spettatrice curiosa dell’esperienza.

Le emozioni? Vi dico solo che, a performance compiuta, ho scoperto che attorno a me non c’erano porte aperte che facevano corrente, nè flash di fotografi, nè cannoni puntati contro di me a un palmo di naso.

Da provare? Potrete anche voi, al PAC, dal 21 marzo e fino al 10 giugno 2012 con questi appuntamenti

Martedi 20 marzo, alla Galleria Lia Rumma, inaugurera una seconda mostra di Marina Abramovich dal titolo With Eyes Closed I See Happiness, i cui lavori offrono una sorta di chiave di lettura del suohMetodoh.

Mercoledi 21 marzo alle ore 21.00 al Teatro dal Verme di Milano Marina Abramovich incontrerà  il pubblico per raccontare The past, future and present of performance art, proiettando alcuni suoi lavori passati e svelando retroscena e particolari inediti di una intera vita dedicata al far arte performativa.

Ingresso unico 5 .. Prenotazione aperte dal 13 marzo al numero 0254915 (prevendita inclusa nel biglietto di ingresso).

Giovedi 22 marzo, all’Apollo spazio Cinema di Milano – ore 20.00 e 22.15 – sara presentato in anteprimanazionale il film hMARINA ABRAMOVI. – THE ARTIST IS PRESENTh, diretto da Matthew Akers,una produzione Show of Force per HBO, in coproduzione con AVRO Television e in collaborazionecon GA&A Productions, distribuito in Italia da GA&A Productions e Feltrinelli Real Cinema. Sul sitohttp://www.spaziocinema.info/ e aperta la prevendita dei biglietti.

www.theabramovicmethod.it
www.ticket.it/abramovic .
tel. 02 54915

Stay tuned con molto altro…

Paola Perfetti

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