JTI Clean City Lab, il Pulisci Milano si fa contest di design internazionale

Cos’è rimasto di tutto questo Fuori Salone, di tutto il design che a Milano ha portato il Salone del Mobile, tutto fumo e niente arrosto? Tanto fumo ma anche fumo creativo a giudicare la seconda edizione di JTI Clean City Lab, il contest internazionale che ha visto premiati promettenti creativi del Politecnico di Milano, e non solo.

Sono stati esposti allo spazio Triennale Lab, durante la Settimana del Salone del Mobile, nella mostra curata da  Vicente Garcia Jimenez, ma sono ancora fruibili online. Sono “Icon”, “Smokey” e “Stub it”.

Cosa sono? Si tratta di tre dei 16 progetti finalisti contest internazionale “JTI Clean City Lab“, ideato da Japan Tobacco International e realizzato con il supporto di Future Concept Lab di cui anche noi di Milanoincontemporanea ci siamo occupati lo scorso anno.

Il motivo? L’obiettivo più che meritevole e oltremodo sostenibile di JTI Clean City Lab è stato quelli di pensare al posacenere da esterno del futuro e trasformare oggetti di uso comune in pezzi di design per incentivare i cittadini a non disperdere i mozziconi in città.

Ad ispirare i partecipanti è stato proprio lo sviluppo di uno stile di vita urbano consapevole e rispettoso dell’ambiente.

A partecipare sono stati gli studenti di quattro scuole di alto prestigio quali il Politecnico di Milano, la Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, l’Istituto Europeo di Design di Barcellona e la HEAD di Ginevra.

A venire alla luce, sono state 16 creazioni, poi allestite in mostra. [Per vederla, clicca qui]

Chi ha vinto?

1° classificato: Arturs Analts,  Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, con il progetto “Icon“, una rivisitazione di un cartello stradale che segnala ai passanti dove gettare la sigaretta;

2° classificato: Pasquale Belmonte e Antonio De Bellis,  Politecnico di Milano, per il progetto “Smokey”, per “la semplicità elegante della forma (una T) che mostra un’attenzione antropologica al gesto del fumatore, accompagnandolo nello spegnere la sigaretta, compatibile con la vita frenetica da città“.

3°classificato : Qian Han, Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, per “Stub It“, “un oggetto dalla forma quasi domestica che rimanda alla memoria un paesaggio urbano vintage, in stile cabina telefonica”.

La giuria ha inoltre assegnato tre menzioni speciali: una a “Benching” di Carmelle Taute (l’Istituto Europeo di Design di Barcellona), la seconda al “minirobot” portatile “Totomegot” di Vicent de Florio (HEAD di Ginevra) e la terza a “The Nook” ideato da Rafael El Baz (Central Saint Martins College of Art and Design di Londra).

I premi sono stati assegnati da una giuria internazionale composta da esperti tra cui Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni, lo stilista Elio Fiorucci, il designer e artista Jozeph Forakis, il designer giapponese Isao Hosoe, il Presidente di Future Concept Lab Francesco Morace e il Presidente e AD di JT International Italia PierCarlo Alessiani.

Appuntamento al prossimo anno, o per le strade nelle nostre grandi città. Che sarebbe ancora meglio!

Paola Perfetti

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