San Bernardino alle Ossa a Milano: la danza macabra di un Halloween a Milano

Non passate da San Bernardino alle Ossa il 2 novembre. La leggenda vuole che, proprio nel giorno dei Morti, i resti della bambina conservati alla sinistra dell’altare tornino a vivere e si trascinino dietro tutti gli altri scheletri in una specie di danza macabra. Si dice anche non sia necessario entrare per vederla: i rumori si sentirebbero anche fuori dalle mura della cappella in zona Verziere.

Sono molti gli aneddoti che arricchiscono l’idea di un Halloween a Milano versione Indiana Jones, eppure questa dedicata alla cappella-ossario più occulta e nascosta della nostra città non l’abbiamo mai volutamente raccontata. Fino ad oggi.

Questo perché fino ad oggi non abbiamo avuto il coraggio di entrarci.

Per i più impavidi e amanti dell’arte, però, questo è un luogo da non perdere nel nostro contemporaneo tour in città.

Certo, per un misterioso tour in Milano non c’è nulla di più suggestivo della Basilica di Sant’Eustorgio, che diventò sede del Tribunale dell’Inquisizione; di Piazza Vetra dove eretici e streghe venivano bruciati nel parco ora dedicato a Giovanni Paolo II: qui in zona si trovano tracce della Colonna Infame narrata anche dal buon Manzoni. In Sant’Ambrogio, poi, persiste la Colonna del Diavolo. Qui a San Bernardino alle Ossa, però, la storia si fa ancora più appassionante. Se possibile.

STORIA DELLA CHIESA DI SAN BERNARDINO. Si trova nel Verziere (antico mercato ortofrutticolo della città) fin dalla prima costruzione del 1200. Nato come chiesa-santuario in epoca medievale, all’esterno l’edificio non è particolarmente appariscente seppur resti davvero interessante dal punto di vista architettonico. L’indirizzo preciso è via Larga – via Santo Stefano, esattamente a metà strada tra Piazza Fontana (altro mistero italiano) e l’Università Statale di Milano, già ex Ospedale Maggiore.

Ricordiamo che: “L’adiacente ossario è sorto per dare sepoltura a coloro che morivano nel vicino ospedale del “Brolo”. Gravemente danneggiati entrambi nel 1642 dal crollo del campanile adiacente alla chiesa di Santo Stefano, l’ossario venne riparato nel miglior modo possibile e la chiesa-santuario fu rielaborata da Andrea Biffi nel 1679. L’attuale atrio è opera di Carlo Giuseppe Merlo, uno degli architetti della Veneranda Fabbrica del Duomo. I lavori furono iniziati nel 1712 e terminati nel 1750″.

L’OSSARIO di SAN BERNARDINO è un piccolo ambiente a pianta quadrata dotato di un piccolo altare, contornato da una serie di ex voto e reliquie, incorniciato da una volta riccamente affrescata con angeli e nuvole sullo sfondo di un cielo azzurro.

OSSA UMANE addossate lungo le pareti, sono appartenute probabilmente ai morti dell’ex ospedale di San Barnaba in Brolo. Si tratta di vittime della peste oppure traslate da cimiteri seicenteschi soppressi. Nelle cassette sopra la parte esterna sono posizionati i teschi dei condannati a morte. Mandibole, tibie, teschi, femori: sono tutti anonimi.

Perché andare? Perché dicono che San Bernardino alle Ossa sia la più “torinese cappella di Milano”. E se Torino è la città dell’occulto per antonomasia, questo pare essere uno dei luoghi preferibili per una Milano paurosamente eccitante. Buon Halloween, in contemporanea a Milano! 😉

 

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Milanoincontemporanea
Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.