Cinquant’anni vissuti diabolikamente

Cinquant’anni e non dimostrarli.

E’ partita ieri e terminerà il 21 novembre «Cinquant’anni vissuti diabolikamente», la mostra dedicata alle 50 candeline spente dal fumetto-capolavoro creato da Angela e Luciana Giussani: Diabolik.

Correva il 1962 quando le due sorelle, osservando tutti i giorni i pendolari che sostavano alla stazione di Milano Cadorna, ebbero la brillante idea di creare un fumetto da portare ovunque comodamente con sé, in formato tascabile.

Il personaggio poi è diventato storia, con il primo numero, Il re del terrore, pubblicato il 1 novembre 1962.

Nel padiglione Olona del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, i visitatori potranno ammirare scritti, tavole, oggetti e diabolike mirabilia contenuti in 22 teche divise per tema, oltra a cimeli storici quali tavole originali, una copia rarissima del sopracitato numero 1 e molti altri gadget.

La scelta della location non è affatto casuale: da sempre tecnologia, innovazione e creatività sono la chiave del successo di Diabolik, che con queste tre peculiarità da cinquant’anni è in grado di realizzare colpi impossibili, tra apparecchi futuristici e fughe rocambolesche dall’Ispettore Ginko.

E ancora tre totem dove sarà possibile sfogliare elettronicamente il primo numero della fortunata serie, la compagna del nostro eroe (non Eva Kant, bensì la Jaguar E-type coupé del ’61) e altri modellini in scala che mostrano tridimensionalmente i trucchi di Diabolik in mezzo secolo di fughe e colpi.

Noi non mancheremo di certp, e voi?

Giulia Perfetti

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Milanoincontemporanea