Uno spazio a Milano “Rojo” di arte e cultura contemporanea

Ricordate Svegliati di Yolanda Dominguez? Beh, non è finita lì… A Milano, in una parte ben nascosta ma contemporanea, c’è uno spazio Rojo, rosso, in zona Frigoriferi Milanesi. C’è un progetto che si chiama Kalpany, è nato da un’idea di Domenico Galeotti e  si trova esattamente dentro questo Rojo@artspace. L’indirizzo è in via Piranesi 12: per farci spiegare come si cura questo spazio, e soprattutto, che cos’è ROJO® abbiamo interpellato Lorenzo Gatti, curatore di questa sede milanese, art director del progetto Rojo.  

Che cos’è ROJO® e cosa c’entra con Milano?
Nato a Barcellona nel 2001 grazie a un’intuizione di David Quilles, ROJO® è una piattaforma internazionale che si dedica alla promozione dell’arte e della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alla creatività emergente e di ultima generazione.

Ovvero?
ROJO® è una realtà ibrida che ha scritto nel proprio DNA i concetti di trasversalità e innovazione: nel corso degli anni sono così nati prima diversi progetti editoriali (libri, visual-magazine) e successivamente altri dedicati all’arte, alla musica, al design ma anche alla moda, al cinema e ai nuovi media, oltre a numerosi progetti curatoriali per musei, fondazioni o gallerie. Affascinato dalle iniziative di ROJO®, nel 2008 Domenico Galeotti, un imprenditore da sempre appassionato d’arte, decide di aprire a Milano KALPANY (che in cingalese significa “fantasia”) Artspace che cura e gestisce, in esclusiva per l’Italia, tutte le iniziative e i contenuti targati ROJO®.
Dopo 3 anni in zona Tortona, la sede e lo spazio espositivo è stata trasferito, nel settembre 2011, presso i Frigoriferi Milanesi un nuovo polo in via Piranesi che ospita diverse e numerose realtà (quali laboratori, studi, gallerie, spazi espositivi ecc.) e che sta diventando per Milano un referente per l’arte e la cultura contemporanea.

E’ prevista un’edizione del NOVA* festival a Milano?
Nonostante siano state portate avanti alcune trattative, al momento risulta difficile ipotizzare nell’immediato una prima di NOVA* a Milano. Le passate edizioni sono state prodotte a Rio de Janeiro, São Paulo, Belo Horizonte e Los Angeles (con un’appendice-presentazione anche a Barcellona) tutte realtà che, per questioni economiche e di tradizione, sono per certi versi più portate a scommettere su progetti nuovi ed inediti…

Ci sono delle iniziative pensate per tutti i cittadini anche al di fuori della location di via Piranesi?
Evidentemente lo spazio di via Piranesi rappresenta, ora come ora, il cuore pulsante delle diverse iniziative prodotte da KALPANY con un programma espositivo ricco ed eterogeneo. Tuttavia, in diverse occasioni, sono stati realizzati delle presentazioni e delle mostre in altre location di Milano, in collaborazione con altre realtà (gallerie, show-room ma anche aziende e accademie) o in concomitanza con importanti eventi o rassegne cittadine come il Salone del Mobile o la Settimana della Moda.

Perché sono stati scelti quegli artisti? Sono tanti gli italiani che prendono parte al progetto ROJO®?
ROJO® ha collaborato con oltre 1.000 artisti provenienti davvero da tutto il mondo! Tra questi ci sono ovviamente degli artisti italiani e l’Artspace di Milano, pur avendo una vocazione internazionale, ha avuto sempre un occhio di riguardo per gli artisti “storici” italiani del circuito ROJO®, producendo personali di artisti come Filippo Minelli, Fupete o Emanuele Kabu. Allo stesso tempo KALPANY, vista l’italianità del progetto, ha voluto introdurre e proporre delle new-entry per il circuito, curando delle personali di artisti emergenti come Fabrizio Pozzoli, Edith Kia, Massimiliano Gatti e Thomas Bee.

Le nuove leve delle accademie meneghine no?
L’Artspace di Milano ha collaborato molto con artisti milanesi soprattutto in occasione delle esposizioni collettive, puntando anche su giovani che, pur con talento, non hanno ancora magari trovato lo spazio dovuto (molti sono usciti proprio dalle accademie meneghine). In particolare per quanto riguarda il rapporto con le accademie della città, sono stati portati avanti in questi anni dei progetti con NABA: non solo NaBurda, un workshop-esposizione con gli studenti del master di Fashion Design del 2009 ma anche un ciclo di lezioni e un laboratorio presso l’accademia stessa. Inoltre, con il progetto Microgiardini del 2011, si è cercato di dare visibilità a un concorso rivolto a giovani architetti e designer che gravitavano su Milano.

Tra le collaborazioni, ad oggi, Rojo vanta partner del calibro di Absolut, Nike, Pepe Jeans LondonFIAT500, Heineken … Oggi Kalpany, che si affida a un team affiato di specialisti nel campo dell’arte e della comunicazione, è una realtà aperta che mira a creare collaborazioni e sinergie con enti pubblici e privati. Negli ultimi 4 anni, da via Tortona ai rinnovati e più confortevoli spazi di via Piranesi, ha prodotto oltre 30
eventi tra mostre, esposizioni e presentazioni coinvolgendo più di 200 artisti; oggi si pone anche come spazio per temporary-shop o location per eventi.

*NOVA è un festival ideato da ROJO® giunto ormai alla sua quinta edizione. Interamente dedicato alla cultura e all’arte contemporanea si è svolto a São Paulo (2010), Los Angeles (2010), Rio de Janeiro (2011) e ancora São Paulo (2011) distinguendosi per il suo format innovativo: non opere fatte e finite in mostra ma un “ongoing work in progress” in cui lo spettatore si pone come co-attore insieme agli artisti di progettare e realizzare dal vivo i propri interventi “site specific” “garantendo così un confronto diretto con la creazione allo stato puro” – concludono gli organizzatori.

Rossi di invidia, carichi di voglia di saperne di più, entrare nel circuito, vivere l’evento? Per ulteriori informazioni: www.rojo-projects.com.

Benvenuti siamo in un nuovo capitolo di una Milano post- post moderna.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.