Va bene. C’è la neve e fuori a freddo. Il ghiaccio sulla strada potrebbe impedirci di fare una beeeeella passeggiata all’aria aperta: si potrebbe finire gambe all’aria con il nasino rosso congelato. Per lo meno, la brezza decembrina concede una romantica pattinata su qualche laghetto ibernato, circondato da un giardino d’inverno di stalattiti fiorito…
INSOMMA, gente ancora annaspante nel marasma dei regali di Natale: avete capito cosa regalare o no ai vostri cari che non subiranno, sotto l’albero, i tagli della crisi? Riuscirete a continuare a sognare?
Lasciatevi consigliare da questi vegliardi di “Milanoin“: una buon libro.
Troppo scontato? Impersonale, forse? Aggiungiamo un’informazione: Milano è (davvero) bella in bici. 😉 Ne avevamo dato segnalazione qui, ed oggi torniamo a parlare di questa proposta di lettura in compagnia di Donata Schiannini, direzione editoriale di Qui Milano Giovani e anima anche di questo progetto.
Da dove è venuta l’idea alle autrici (Pavan-Biscàro)?
L’idea è venuta ad Anna Pavan perché da anni organizza per Fiab
Ciclobby (l’associazione di quelli che vanno in bici a Milano) giri in bici per la città alla ricerca di cose graziose o curiose; i giri che trovi nel libro sono solo una parte di quelli che lei ha guidato, quindi tutti sperimentati. Guia è architetta, ciclista e appassionata di fotografia, si è entusiasmata del progetto e ha rifatto i giri per fotografare: in molte foto occhieggia la sua bici “da battaglia” che l’aspetta appoggiata a un muro.
Dove si possono trovare i libri?
I libri si trovano sicuramente alla libreria Meravigli, collegata con l’editrice che li pubblica, specializzata in libri su e per Milano. Quindi, nelle migliori librerie, specialmente quelle che hanno particolare attenzione a libri milanesi, come Hoepli, la libreria del Touring in corso Italia, la Libreria del Corso in Buenos Aires; ma li ho visti anche in librerie piccole e anche in cartolibrerie di periferia.
Con la campagna salvaiciclisti in atto e le poche piste ciclabili, non è pericoloso girare per Milano in bici?
Io ci giro da 50 anni e sono ancora viva. Certo bisogna essere prudenti, ma questo vale anche per tutti gli altri, soprattutto motociclisti e pedoni che non hanno intorno a sé una scatola metallica. Le piste ciclabili non sono l’unica soluzione. Le auto hanno le autostrade ma, fuori di lì, vanno dappertutto. Anche noi in bici vogliamo poter andare dappertutto: qualche pista dove necessario, altrove semplici corsie (senza barriere fisiche),
zone con limite 30, rispetto delle regole, paziente educazione civile, e pian piano ci arriveremo. Un elemento al quale spesso non si pensa, ma che è dimostrato dagli studi sul traffico nel mondo, è che più bici ci sono, più siamo sicuri: perché i conducenti di veicoli a motore si abituano a considerarci, a sapere che ci siamo e potremmo anche essere vicino a loro, pur non facendo rumore.
Perché comprare questi libri?
Perché sono carini, sono frutto di esperienza, costano poco, e ti insegnano a godere di tanti piccoli particolari della nostra (bella) città che solo in bici si possono raggiungere così facilmente, fermandosi dove e quando e quanto si vuole a guardarseli.
A Natale, a Milano, si comprano ancora libri?
Sembra di sì, e quest’anno, mi dicono i librai, anche di più, perché con la crisi molti altri regali costano troppo.
Il percorso che consiglierebbe?
Domanda difficile. Direi il più vicino a dove abiti, per cominciare. Quindi io che abito nella “malfamata” (e amatissima) via Padova consiglio il percorso 14 del secondo libro Evviva Milano in bici, che in questo spicchio di periferia ti porta a trovare straordinarie testimonianze storiche poco note, e anche piccole chicche deliziose.
E quello che indicherebbe all’Amministrazione di Milano da sistemare
per non “perderci le ginocchia?”
Beh, purtroppo a Milano chilometri di rotaie che finiscono sottoterra
dovrebbero essere tolti o almeno coperti, e quasi tutti i pavè, trascurati da decenni, avrebbero bisogno di manutenzione. Ma scelgo il pavè di via Settembrini, che nel primo libro Milano è bella in bici fa parte dell’itinerario 10: è uno di quelli dedicati ai bambini, e se il pavè fosse in ordine sarebbe più facile con le loro biciclettine andare a cercare sui portoni e sulle facciate delle case d’epoca mostri e mostriciattoli di cemento, divertentissimi!
Grazie
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