Design UN1CO a Milano: un nuovo temporary in Brera

Temporary concept UN1CO-DISTRICT 6Cominciamo questa nuova settimana da Milanoincontemporanea partendo in quinta all’insegna della creatività e del design.

Con la Settimana della Moda di Milano, Milano Moda Donna incombente (le trombe squilleranno mercoledì 20) ed il Fuorisalone del Salone del Mobile che spinge per farsi sentire, uno dei quartieri più originali e suggestivi della nostra città, Brera, dà oggi il suo benvenuto al nuovo UN1Co temporary store.

Dedicato a chi ama la moda, il design, i giovani emergenti, Bologna, e tanta ecosostenibilità.

Ecco il “concept“. “UN1CO“.

Era “temporary” di dicembre, Natale, quando da Bologna l’idea di Alessandro Schvili faceva un primo timido capolino sotto il cielo della Madonnina. Chi? Alessandro Schvili è un talentuoso trentenne arredatore, artista, autore delle ceramiche Ilil, è il figlio di “Emmanuel Schvili”, maison spettacolare alla cui guida per 40 anni è stata la madre Giorgia Schvili. In UN1CO, di fatto, c’è pure il suo zampino.

Oggi tutto questo mondo torna in via San Carpoforo angolo via Madonnina (Brera) per restarci ben 2 mesi, fino al 18 aprile 2013.

Per riconoscerlo basterà notare le cifre che compongono “la buona annata”: 20x1x3 che sta per 3 eventi, della durata di 20 giorni l’uno, tutti per un solo progetto, con 30 ospiti selezionati.

Che cos’è tutto questo incubatore di buone idee e buone nuove? Lo sintetizzeremmo in un allestimento work in progress pensato per essere itinerante, in Europa e (perché no?) anche a livello internazionale, nel quale ogni elemento è destinato alla vendita, dal bancone della cassa, all’impianto di illuminazione, perfino le sedie; in cui TUT-TO è realizzato artigianalmente seguendo i migliori standard di manifattura al 100% made in Italy. Del tutto ecosostenibile. Mai statico, in continua evoluzione: basterà acquistare e tornare per vedere che le cose saranno cambiate… 😉

Un temporary che è uno spazio speciale, capace di riprodurre l’ambientazione in cui tutto prese piede un anno e mezzo fa. Quella era un laboratorio dismesso di illuminotecnica, oggi l’officina di Un1co diventa un momento ad hoc per gli amanti di creatività, design, giovani stilisti emergenti, riciclo (il tema green, peraltro, sarà il fulcro del secondo evento organizzato dalla “factory” dall’8 al 28 marzo 2013).

Elementi di recupero, pezzi esclusivi e introvabili. Non perché al mondo di UN1CO piaccia l’autoreferenzialità, ma perché qui sono mostrati per la vendita solo oggetti, complementi di abbigliamento e d’arredamento fatti artigianalmente, pezzi pensati per essere oggetti unici e quindi non replicabili.

“Ecco perché chiamarle opere d’arte viene spontaneo: sono pezzi irripetibili, unici, proprio come il contenitore che li ospita”, spiegano orgogliosi gli organizzatori, che proseguono: “UN1CO non vuole essere una tendenza fashion, ma una filosofia, un messaggio forte e chiaro”. Un concept store che “Nasce dalla voglia di Alessandro di collaborare con giovani talentuosi che, come lui, potranno avere la possibilità di dare concretezza ai propri sogni, il frutto del proprio lavoro. Giorgia li scova, grazie alla sua sensibilità nel selezionare nomi nuovi e promettenti; ad Alessandro il delicato compito di scegliere i prodotti da esporre, dalle borse realizzate con le cinture di sicurezza alle mug personalizzabili secondo l’umore… L’importante è che rispettino quei canoni di unicità, artigianalità, di pezzo introvabile, che fanno di UN1CO un caso esclusivo nel suo genere“.

Il concept temporary store, pensato ed arredato dal suo ideatore, sarà dunque un cocktail creativo composto di oggetti selezionati ed elementi di recupero restaurati, reinterpretati, trasformati per essere acquistati e iniziare una nuova vita.

Un pezzo UN1CO? Ce ne saranno quanti si vuole: si preferisce la lampada nata da un frullatore, un dettaglio shabby chic dal prezzo contenuto oppure la curiosità di un’idea impagabile per quanto innovativa? Ci si vede presto nel quartiere più bohemienne della Madonnina. 😉

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.