MILANO MERAVIGLIOSA: lo dice Ermanno Accardi

 

Domanda: come fa un natio di Caltanissetta a scrivere un libro sui segreti della nostra città? Ve l’abbiamo sempre detto che non stranite abbastanza gli occhi davanti alla vostra bèla Milan. Dunque: si apre una nuova settimana ed eccoci con una nuova proposta di lettura, che forse mancava da un po’.

Ermanno Accardi, classe 1960, una laurea in Scienza Politiche, tre libri all’attivo, dal 1992 giornalista professonista, da 25 cittadino dell’hinterland meneghino, ed un sacco di pubblicazioni di nota (per il Gruppo Espresso-Repubblica, per DeejayTv e Repubblica Tv, Repubblica.it, tanto per far subito qualche nome), ad aprile scorso ha lanciato in edicola la sua versione di MILANO MERAVIGLIOSA.

Che cosa c’è di meraviglioso per lui.

Innanzitutto, il capoluogo lombardo è, dice, una “pulsante valvola cardiaca della Lombardia, cuore generoso e al tempo stesso durissimo del Settentrione italiano”. Milano come “città bruciata dal sole d’estate e investita dal gelo d’inverno, dove la vita è bella e difficile al tempo stesso”.

Un uomo del Sud che ama definirsi “contaminato dalla cultura nordista”, nutrito di un “mix” di amore e di libertà che vive nel racconto di storie, luoghi, personaggi che popolano una città che, prosegue, “non ti aggredisce visivamente, non ti molesta in continuazione, esibendo le sue meraviglie storiche e artistiche. Perché non si mostra facilmente agli occhi distratti, ma ha un’anima vera, generosa, che si svela soltanto a chi la sa osservare”.

Insomma, Milano meravigliosa perché racconta “solo”, storie quotidiane della città meneghina.
Collana: Narrativa – Radici

Da portarsi in tasca nella prossima gita alla scoperta della bella città.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.