Una brusca serata diventa contemporanea all’Erba Brusca

C’era una volta un ristorantino tanto carino sul Naviglio. Dietro, un orto. Davanti, il canale. Tanto lontano da Milano da starsene tranquilli, tanto vicino da sembrare un gradevole bistrot. Vetrate rosse che si specchiano sull’acqua. Il bassottino Groove che non ci vede, ma ci sente moooolto bene. Dell’Erba Brusca di Alzaia Naviglio Pavese, 286 ne avevamo sentito parlare noi di Milanoin (certo, con il Ratanà di proprietà, anche, del comico Antonio Albanese, non poteva non essere passato dai nostri padiglioni uditivi…), ma quando ci avevano detto che il sous-chef era un imperiese venuto nel nostro “Paese” pensavamo “chissà che”. E invece..

Al contrario di quanto letto su Foursquare o nel mare magnum dei social media, qui si mangia veramente, veramente bene e l’accoglienza è informale ma speciale.

Menù minimal – giusto tre antipasti, tre/quattro primi, qualche secondo e quattro dolci in più -,grande cantina vini. In una sala, quella affacciata sull’orto da cui arrivano le materie prime e che, cotte e mangiate, dall’Erba Brusca del retro Naviglio passano dalla cucina, da “Vladi” e poi nel nostro piatto, ci sono i faccioni dei “Fab 4” a guardarci dall’alto in basso.

Groove passa, e come per incanto arrivano focaccine calde tipiche liguri (apprezzate in un sol boccone); antipasti di trota con pompelmo e menta; legumi, burrata con pesto di ortica – tanto per darvi un appetizer. Un valzer di sapori e umori al 100% naturali, a Km meno di 0 e cotti a puntino che danno il via ad una danza di profumi ambienti.

Si passa dal risotto con cipolla bruciata, timo e scorza di limone al piccione “a sorpresa”. Dagli gnocchi al pesto di ortica con ricotta salata alla tarte tatin salata con patate ed erbe, fonduta di caprabella, asparagi e piattoni. E poi..

E per finire… carrot cake, parfait di cioccolato fondente con olio d’oliva e sale a far esplodere il cacao in bocca. Quindi, la meringa con crema al mascarpone, rabarbaro e coulis di fragole.

I prezzi? Tra i 6 euro ed i 22 euro a piatto.

Il gusto? Con le prelibatezze che madre natura ci offre ogni stagione.

Il conto? Potrebbe anche essere superiore alla media, ma qui di brusco c’è solo l’erba. Per il resto, esperienza da ripetere. Magari anche la domenica. Sì, perché all’Erba Brusca c’è pure il brunch. “Quello vero”, ci dice la chef Alice Delcourt. E se ne volete sapere di più… http://www.erbabrusca.it/. Potreste regalarvi due deliziose chiacchiere insieme a lei, amabili quanto il vino in cantina.

 

GUARDARE E FARSI VENIRE L’ACQUOLINA IN BOCCA 😉

 

Credit foto cover | www.thechefisonthetable.it

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.