Adottaunaguglia: un’iniziativa che fa acqua (e fa bene)

Dalle prealpi di Berghém, che non si scrive così ma fa tanto ridere, alla cima più alta di Milano. Anche le acque, non quelle di Lourdes ma di Acqua Bracca, hanno deciso di dare una mano alle guglie del Duomo di Milano. Per tutta l’estate 3 milioni di bottiglie Bracca saranno a sostegno di uno dei simboli dell’arte italiana, il Duomo della nostra città. E per questo ne parliamo.

L’azienda bergamasca leader nella produzione di acque minerali è scesa in campo per “Adotta una Guglia”: per tutto luglio e agosto, ha intenzione di distribuire tre milioni di bottiglie con le quali il gruppo Bracca rende omaggio al simbolo di Milano.

Le etichette in circolazione porteranno un milione di retro-etichette con ritratta la Cattedrale, due milioni con quattro diversi primi piani delle sue guglie.

Il progetto, promosso dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, sostiene il progetto “Adotta una Guglia” per la raccolta delle risorse necessarie a sostenere i Grandi Lavori in corso sul Monumento.

La Fabbrica attraversa in questo momento una fase senza precedenti nella recente storia dell’Ente, con la necessità di reperire ancora 20 milioni di euro: i Grandi Cantieri aperti sono dodici e, come nel medioevo, l’istituzione si sta misurando quotidianamente con i potenti numeri della Cattedrale all’interno e all’esterno del Monumento“, spiegano gli organizzatori, che fanno sapere anche come il Gruppo Bracca, attraverso questa iniziativa, intenda confermare l’impegno a proseguire la storia del Duomo di Milano, da sempre legata alla generosità di grandi famiglie ed illustri mecenati.”Sebbene sia la prima volta che il Gruppo Bracca rende omaggio con etichette personalizzate ad iniziative che hanno luogo fuori dai confini bergamaschi, l’azienda ha già dedicato etichette speciali a grandi eventi che hanno visto protagoniste scienza e cultura“, concludono.

Un’iniziativa che fa acqua? Forse. Ma d’altra parte, il marmo di Candoglia per costruire il Duomo è arrivato dall’acqua dei Navigli, no!?

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Milanoincontemporanea