Thanksgiving a Milano, tra tacchini e beneficenza

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Milano come in America, tra tacchini e ricordo dei Padri Pellegrini. Si celebra oggi Oltreoceano il Thanksgiving Day, il Giorno del ringraziamento nato per festeggiare la fine della stagione del raccolto. Mai come quest’anno la nostra città è per così dire vicina alla tradizione statunitense, con il suo fitto calendario di eventi dedicati alla cultura a stelle e strisce tra autunno americano e la rassegna sulla controcultura americana.

Proprio in questa ricca rassegna si inseriscono California Bakery e California Prune Board, food partner di Palazzo Marino che ci invitano nei loro corner ad assaggiare il classico menù del ringraziamento. Questa sera alle ore 20.30 preparatevi a gustare tacchino ripieno di frutta secca e prugne californiane servite con salse di cranberry e prugne, patate dolci caramellate con arancia e spinaci saltati con pancetta croccante. Non avete già l’acquolina in bocca?! Ma non è mica finita qui: cornbread bites alle erbe, Thanksgiving salad con hummus, formaggio Roquefort, noci Pecan e sciroppo d’acero, zuppa alla crema di scalogno caramellato e castagne, zuppa alla zucca e per concludere la lauta cena pie di mele e pere con frolla alle noci, servita con gelato alla vaniglia, oppure torta al cioccolato a sei strati farcita con crema al caramello e sale di Maldon.

Quando saremo a pancia piena, oltre a un meraviglioso senso di sazietà, ci coglierà una sensazione di pace e di aver fatto del bene. Sì perché il coperto di tutti i clienti del Thanksgiving Dinner verrà totalmente devoluto a favore delle strutture di accoglienza dell’associazione Cena dell’Amicizia Onlus, organizzazione che dal 1968 aiuta le persone senza dimora, soprattutto ora che siamo nei mesi freddi dell’anno.

Inoltre, presso lo store di viale Premuda 44 non solo sarà possibile ritirare la cena in versione take-away; ma l’intero ricavato della cena andrà al sostegno di Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, ai progetti a favore dei bambini accolti nella Baby House Sainte Anne, in Haiti.

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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