Francesco Zavatta e i suoi Squarci milanesi, tra Fontana e Boccioni

Milano Francesco Zavatta Squarci

La pennellata neo-impressionista di Francesco Zavatta arriva a Milano, pronta a incantare il popolo meneghino come già successo nel capoluogo veneto dove il giovane artista riminese lo scorso anno ha sorpreso il pubblico con la rassegna Venezia Lightings.

Dall’1 al 22 febbraio lo spazio Lumera di Milano (via Abbondio Sangiorgio, 6, MM1 MM2 Cadorna) ospiterà Squarci, la personale di Francesco Zavatta che si ripropone di celebrare le bellezze contraddittorie di Milano. Una città che va veloce proprio come la pennellata del pittore, che si posa sulla tela come uno squarcio simile ai tagli di Lucio Fontana; una Milano che si erge verso l’alto con i suoi grattacieli ed edifici, che chiede e grida di essere liberata, ormai intrappolata nelle ragnatele di cavi dei tram e delle guglie del Duomo. Una mostra che omaggia una Milano che in qualche modo ricorda La città che sale di Umberto Boccioni.

Milano Francesco Zavatta Squarci

Ma perché l’artista (classe 1986) ha scelto di intitolare questa mostra Squarci? «Ho deciso per questa esposizione il titolo “Squarci” perché è una parola che evoca in me sia l’immagine di una ferita, sia l’immagine di una breccia, di qualcosa che ti permette di vedere oltre l’apparenza. Lo squarcio è anche il gesto pittorico improvviso, dinamico, molto forte che descrive il mio tentativo di afferrare quello che vedo. È quindi sia qualcosa che c’è fuori di me, sia qualcosa che c’è dentro», ha dichiarato Francesco Zavatta.

Ma non solo. Il primo sentimento che la nostra città ha suscitato nel giovane pittore è stato simile a uno squarcio, un impatto piuttosto forte, di una metropoli che si svela man mano che la si conosce e la si capisce. Via Andrea Costa, Via Dante, Via Lulli, Il Duomo Rosa e Piazza Bottini sono solo alcune delle opere che vedremo in mostra.

Orari: da martedì a venerdì ore 16:00-19:00
sabato ore 10:30-12:30 e 16:00-19:00 (su appuntamento)
Per info: 02-87280593
329-8429340

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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