Pisapia in rosso: si salvi chi può con il patto con il centrodestra. E la Lega insorge

Ecopass, strisce blu a pagamento fino alle 24 (ciò implica tutto il giorno) non bastano per sanare il buco delle casse di Palazzo Marino. Qualche tempo fa vi avevamo raccontato delle folli spese che la Giunta Pisapia faceva a sostegno delle popolazioni dell’Africa. Oggi, la seconda bastonata.

I conti del Comune sono perennemente in rosso: si parte da meno 100. A cui si devono aggiungere 40 milioni del taglio del fondo di solidarietà relativo ai trasporti, fanno sapere da Corriere.it. Entro il 24 marzo Palazzo Marino chiuderà il bilancio preventivo 2014 (sperando non succeda come nel 2013 quando venne approvato solo a fine novembre) senza tartassare i cittadini tra aumenti tariffari e di imposte per coprire l’annuale disavanzo. Dicono e promettono. La soluzione? Tagliare di qua, risparmiare di là, in base alle vere priorità di Milano (che comunque restano molte – strade dissestate, sicurezza, tira e molla contratti Atm…) che per la prima volta verranno decise dalla giunta dell’aula consiliare che entro il 14 febbraio presenterà la proposta di bilancio. Quest’ultima passerà poi alle Commissioni le quali il prossimo 27 febbraio licenzieranno il provvedimento. Ma non si tratta dell’unica novità.

Quando uno è “in bolletta” non può fare altro che cercare aiuto ovunque, anche nel “nemico”. Ecco dunque che Giuliano Pisapia ha in mente una conciliazione con il centrodestra, un patto con l’opposizione per trovare un accordo, una mediazione trasparente.

Intanto dalla Lega Alessandro Morelli, Fabrizio De Pasquale e Riccardo De Corato insorgono: «Vogliamo sapere subito a quanto ammonta il buco che la ciurma rossa ha già causato nel primo mese del 2014».

News dell’ultima ora, è che l’assessore Francesca Balzani, eurodeputata e membro della giunta Pisapia, ha dichiarato che entro il 2014 potrebbe lasciare l’incarico in vista della candidatura a Presidente della Regione Liguria.

Che la ciurma rossa stia già abbandonando la nave accaparrandosi le prime scialuppe di salvataggio?

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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