Leonardo a Milano: compleanno con posticipo ed Expo

Il 15 aprile è stato il compleanno di un mucchio di persone a Milano. Tra tutte, che si distingue se non altro per le opere di cui è piena la nostra città, il buon vecchio Leonardo Da Vinci.

Il Museo della Scienza e della Tecnica di via San Vittore ha usato la location che porta il suo nome per raccontare un nuovo prodotto speciale almeno quanto il genio di Vinci: il caviale Leonardo (chissà che cosa direbbe il Maestro!).

Palazzo Reale di Milano, invece, ha puntato su una celebrazione più tradizionale: una mostra. Ma non di adesso.

La grande mostra dedicata a LEONARDO sarà allestita dal 15 aprile 2015, a ridosso dell’apertura di EXPO 2015 e sarà la più grande esposizione a lui mai realizzata in Italia, promossa dal Comune di Milano su un progetto completamente costruito a Milano, ideato e prodotto da Palazzo Reale e Skira (editore del catalogo) e curato da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, tra gli storici dell’arte più importanti per gli studi sul grande genio del Rinascimento.

Con il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, il Direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina e il Presidente di Skira Massimo Vitta Zelman, sono intervenuti Ilaria Buitoni Borletti, Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, Giuseppe Sala, Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, Curatori della mostra.

Sarà diversa e più originale di quella realizzata nel 1939 alla Triennale.

Sarà una mostra per un Leonardo a tutto tondo individuato attraverso almeno 12 sezioni di mostra e tematiche “leonardesche”. Ci sarà il Leonardo artista e scienziato, il disegnatore, il pittore, lo scultore, l’ingegnere, lo scrittore e autore. Il giovane Leonardo negli anni della sua formazione fiorentina, il Leonardo dei due soggiorni milanesi (1482 – 1500; dal 1508), la interdisciplinarietà dei suoi interessi, il suo “Paragone delle Arti”, l’attenzione all'”Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo”.

Ci saranno i codici originali, oltre cento disegni autografi (oltre trenta provenienti dal Codice Atlantico, grazie alla Biblioteca Ambrosiana, maggior prestatore dell’esposizione; trenta dalla Royal Library di Windsor, di cui sei visibili al recto e al verso; cinque dal British Museum, quattro dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, cinque dal Metropolitan Museum di New York e cinque dalla Biblioteca Reale di Torino e ancora altri disegni arriveranno dalla Morgan Library di New York e dalla Fondazione Custodia di Parigi); disegni, manoscritti, sculture, codici, incunaboli e cinquecentine – provenienti dai maggiori Musei e Biblioteche del mondo e da collezioni private, tra cui opere di Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Verrocchio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollaiolo, Jean van Eyck, Della Robbia, Jacopo di Mariano detto il Taccola, Guido da Vigevano, Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti, Giuliano da Sangallo, Bramante e di altri trattatisti anonimi dei secoli XV e XVI.

La diffusione e la fortuna dell’arte e dei modelli di Leonardo sarà rappresentata in mostra da opere di Boltraffio, Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano, Solario, Francesco Melzi, Giampietrino, Cesare da Sesto, Girolamo e Giovanni Ambrogio Figino e da altri artisti. In sintesi, quelli che trovate nella statua di Leonardo in Piazza della Scala.

Special guest star: il San Gerolamo della Pinacoteca Vaticana, opera che rappresenta perfettamente uno degli snodi centrali attorno a cui si articola la mostra, e cioè il rapporto tra pittura e scultura, tra arte antica e arte moderna, dove si rivelano le ecellenti conoscenze prospettico-spaziali di Leonardo, tanto che il dipinto anticipa l’uomo di Vitruvio e può essere assunto come icona della mostra.

Dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia arriveranno tre delle sue grandi macchine: il carro automotore, il maglio battiloro e il telaio meccanico.

Una video riproduzione del Cenacolo a grandezza naturale ed una serie di approfondimenti fuori sede (oltre Palazzo Reale), che coinvolgeranno, nel territorio urbano e lombardo, i luoghi di Leonardo, con mostre parallele nella Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano (Il Codice Trivulziano e la ricostruzione della Biblioteca di Leonardo), nella Sala delle Asse sempre al Castello (sulla decorazione e il restauro del monocromo di Leonardo), nella Pinacoteca Ambrosiana (Il Mondo di Leonardo) faranno il resto.

Ben tornato a Milano Leonardo.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.