Kebab o kebap? I migliori cinque kebabbari di Milano scelti dai milanesi, ecco la nostra classifica di aprile 2015

Kebab Milano

Addio triste vecchio panino della pausa pranzo-lampo, benvenuto street food, sia pur fashion, anche per i nottambuli; spesso gourmet, per chi segue le mode. Anche a Milano, complici la crisi e l’integrazione razziale, è tutto un fiorire di kebab o, alla turca, kebap. “Kebbabbari” spesso ad una sola vetrina, in spazi angusti e, all’apparenza dalle precarie norme igieniche, sono invece portatori di antiche ricette e sapori d’Oriente. E non chiamateli semplicemente “panini di carne cotta allo spiedo”. Nella nostra città ne sono stati aperti alcuni da veri intenditori di gusto. Ecco la nostra classifica, la top 5 a Milano!

Mariù | Kebabberia Gastronomica

Come la “donna a cui Vittorio De Sica dedicò la nota canzone degli anni ‘30. É la donna di quei tempi, la nonna di oggi, ad ispirare con i suoi insegnamenti in cucina la lista degli ingredienti e il design del locale”. Lo dicono loro stessi.
Ne parlano in tanti, è molto fotografato su Instagram (lo abbiamo fatto anche noi qui). La kebabberia gastronomica di Viale Sabotino 9 propone kebab con carne 100% italiana, sia di manzo che di pollo, all’interno di un ambiente minimal, allegro, dalla cucina a vista. Si può scegliere il kebab con pane arabo, quello nella classica “piada” o nella versione “EVO” o ancora nella più corroborante puccia salentina.
Ovviamente non manca la versione vegetariana.
Per farcirlo, spazio a salse, formaggi, germogli di soia, frutti del cappero, friarelli… C’è l’imbarazzo della scelta!
In accompagnamento: acqua, coca oppure birre (in bottiglia o artigianale).

Prezzi: tra i 4 ed i 7 euro.
Disponibile anche a domicilio.
Orario di consegna: 20.30- 22.30

NUN Taste of Middle East

Nun, Foursquare (foto di zoltar C.)

Nun, Foursquare (foto di zoltar C.)

Ottobre 2011: 8 ragazzi dalle esperienze più diverse si incontrano e danno vita ad nuova idea di ristorazione etnica.
Marzo 2013: in via Spallanzani 36 viene aperto il primo negozio NUN. Un anno dopo gli spazi si sono quadruplicati e oggi tutti parlano (e azzannano) questo “Taste of Middle East”.

Cucina mediorientale, dunque, e panini a scelta tra pane arabo, all’olio EVO, kamut, farro, integrale.
Possono essere farciti con kebab di pollo, falafel fatti in casa, melanzane, ed ogni altro ripieno extra costa 1 euro.
Almeno 5 le salse a disposizione, da quella bianca allo yogurt alla piccante, e c’è anche l’insalata israeliana per rinfrescare il palato dopo “l’assaggio”. Poi, ci sono i panini già pronti, o quelli del nuovissimo menu.

Aggiungendoci la bibita, per 7,40 euro, c’è anche il menù..
Aperto dalle 12.00 alle 23.00
Chiuso il lunedì

Anantolia Kebab

Del sito ufficiale non chiedete. Di avere un “coté” da gourmand nemmeno, ma chiedete in giro e vi diranno che questo è uno dei migliori kebab di Milano. Sempre aperto, in via Giambellino 15. Salman Gozudok e suo padre, i proprietari, conoscono il nome di tutti i panini come dei loro clienti.
Il loro è il classico döner kebab, quello che gira intorno allo spiedo: parliamo di carne di vitello tagliata a fette sottili e marinata in frigo per un giorno, in una salsa fatta di latte, sale, paprica dolce, pepe nero, cumino, aglio e limone.
Il tutto avvolto nella classica yufka, o pane arabo.

Veniamo ora ai primi due classificati dagli utenti di Yelp.

Ph. Yelp. - Joy Grill - "Amazing shisha ( hookah )" - Milano, Italia

Ph. Yelp. – Joy Grill – “Amazing shisha ( hookah )” – Milano, Italia

Indian’s Take Away

Viene subito dopo i già citati NUN e Anantolia Kebab, e piace per almeno due ragioni.
1) Il quartiere: siamo praticamente già all’Isola visto che il nostro kebabbaro si trova in Via Pollaiuolo 2, zona Garibaldi;
2) La movida. “Quando il Frida si riempie la gente si riversa per la strada e sul marciapiede.” scrive un internauta, e un altro ribatte: “Che non è a base di falafel (piatto al di fuori della cultura culinaria indiana), ma a base di verdure al curry”.

In pratica, perfetto per chi ama tutte le culture d’Oriente.
O perché, come scrive un terzo – a quanto pare – assiduo frequentatore -: “Sono ottimi anche i fagottini di verdure (questi sì che sono indiani!) e altri piatti, ad esempio il pollo al curry con riso basmati, che potete anche ordinare anzitempo e poi portare via d’asporto. Non manca la birra di varie marche e sempre economica; il locale è un po’ trascurato, in perfetta sintonia con la cultura indiana peraltro, ma nessuno dei clienti, compreso me, sembrano farsene un problema.“.
Cheap ma cool.

Joy Grill

Cambiamo completamente zona e benvenuti in Città Studi, in Via Enrico Noè 2, dove la cucina persiana incontra quella araba e iraniana.
Il Joy Grill è più un ristorante che un “localino da panino”, con tanti avventori orientali e camerieri libanesi. Low profile ed un bel mix di culture, già noto anche per la possibilità di fumare un narghilè. Non molto grande, ma ben organizzato, tra i plus, oltre alla multuculturalità, vanta anche la presenza di un dehor che permette di mangiare fuori sia d’estate che d’inverno. L’unica domanda che resta è sul nome: Perché Joy Grill!?!?

Ma che importa. Nel complesso, come al solito, Milano ci offre un bel mix di opportunità e proposte. Non ci resta che dire… YUM!

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.