Expo 2015 a Milano e trasporti: mezzi pubblici attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Potenziati anche Bike e Car Sharing, ecco info e costi

Metro milano Expo 2015

Che bello sarebbe poter viaggiare sui mezzi pubblici della città tutto il giorno e tutti i giorni a qualsiasi ora. Come dicono gli americani 24/7 (vale a dire 24 ore su 24, 7 giorni su 7). Con Expo 2015 tutto questo non sarà più un sogno, ma vera realtà.
Venerdì 1° maggio, con il primo giorno di Esposizione Universale, avrà inizio il piano di potenziamento straordinario messo in campo da ATM in collaborazione con il Comune di Milano e che avrà luogo per tutta la durata di Expo (fino al 31 ottobre 2015).

Dal lunedì alla domenica, dalla tarda notte fino all’alba si potrà viaggiare sulle linee sostitutive della metropolitana – 151 (M1) , che per l’occasione verrà anche prolungata da Molino Dorino a Rho Fiera, 152 (M2) e 153 (M3) e 42 (Bicocca-Centrale) – e sulle linee 15 (Gratosoglio – San Babila), 6 (Cadorna – Centrale), 24 (Duomo – Vigentino), 27 (San Babila -Viale Ungheria), 90/91, (Lodi M3 – Lotto), 50 (Lorenteggio – Cairoli), 54 (Lambrate – Duomo), 57 (Quarto Oggiaro – Cairoli), 80 (De Angeli – Quinto Romano ), 94 (Porta Volta – Cadorna), per un totale di 15 bus attivi.

Il piano però non coinvolge solo i trasporti: per l’occasione e per tutta la durata di Expo il servizio di bike sharing sarà attivo 24 ore su 24 il venerdì e il sabato e fino alle 2 di notte negli altri giorni. Oltre alle 3.600 biciclette tradizionali saranno disponibili anche in orario notturno, per non parlare delle 1.000 a pedalata assistita in arrivo proprio ai primi di maggio.

Sempre disponibili 24 ore su 24 anche i servizi di car sharing e il servizio taxi, per il quale nelle prossime settimane verrà attivato il numero unico.

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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