Voi che bazzicate in zona Porta Garibaldi a Milano, notato niente? Non proprio di nuovo, diciamo, ma di diverso, cosa c’è?
Beh, specialmente se siete degli abitué molto probabilmente vi sarete accorti che la Torre Arcobaleno da qualche settimana splende di una nuova luce, vero? 😉
Il merito è di un progetto realizzato a tempo di record – e naturalmente, in occasione di Expo 2015 – da importanti aziende del settore edile: Mapei, Bazzea-B Construction Technology, Condor, Fila Solutions e Marazzi. Aziende che, su mandato delle Ferrovie dello Stato, si sono rese disponibili a collaborare alla pulizia (anzi: tecnicamente l’intervento è una “rigenerazione”) delle piastrelle di ceramica colorate che ricoprono la Torre, conferendole quella caratteristica forma assolutamente riconoscibile – anche da lontano.
Indovinate quante sono? Nel titolo vi abbiamo già aiutato parecchio: sono 100mila!
Sapete da quanto tempo sono lì? I più grandicelli tra voi ricorderanno che Torre Arcobaleno è diventata così come la conosciamo oggi in occasione dei Mondiali di calcio di Italia ’90, quando appunto è stata ricoperta di piastrelle colorate, ma in realtà esisteva già da parecchi anni.
Ebbene sì, perché la struttura di quella che oggi è la Torre Arcobaleno di Milano Porta Garibaldi risale al 1964, quando nacque come (anonimo) serbatoio dell’acqua all’interno del perimetro della stazione ferroviaria. Dopodiché, per l’appunto, arrivò la riqualificazione prima di Italia ’90, infine la “rigenerazione” di oggi realizzata da 37 artigiani in soli 71 giorni.
È così che, martedì 23 giugno 2015, l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza ha potuto tagliare il (virtuale) nastro tricolore e inaugurare nuovamente l’opera, che, ha dichiarato, «Abbellisce un’area importante di Milano».
Tutto questo senza costi per le (esangui) casse del Comune, che ci ha messo solo il Patrocinio – quindi un “placet” che non prevede altri oneri: le spese per la riqualificazione, infatti, sono state integralmente sostenute dalle aziende che si sono riunite intorno al progetto.
Una trasformazione urbana veloce e gratuita, che ha ridato colore a una zona piuttosto grigia della città: se non è una #buonanuova questa…
Anzi, che dite di raccontarci come vedete voi la Torre Arcobaleno?
Potete scriverlo nei commenti, oppure inviarci le vostre foto in mail (sia quelle di oggi che quelle del passato) all’indirizzo info@milanoincontemporanea.com, oppure postare le vostre foto su Instagram e taggare #milanoincontemporanea (scritto proprio così).
Aspettiamo il vostro sguardo su questa opera che ha reso la nostra Milano ancora più variopinta, ancora più bella 😉
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