Un moderno spazio funzionale a Milano? È come un seme, pronto a germogliare: scopriamo insieme il nuovissimo Unicredit Pavilion!

UniCredit Pavilion

Se Piazza Gae Aulenti ci sembrava già abbastanza stupefacente, ciò non ha ostacolato il Gruppo Unicredit nel renderla ancora più emozionante. Passando di qui vi sarete sicuramente accorti di una struttura un po’ particolare ma non ancora aperta… Questa è l’UniCredit Pavilion.

Costruita in legno larice e vetro in poco più di un anno e progettata dall’architetto Michele De Lucchi, un po’ per i materiali naturali di cui è fatta, un po’ per la forma, a guardarla viene subito alla mente un grosso seme, simbolo stesso della struttura.

grattacieli UniCreditMa quale sarà il suo utilizzo? Proprio come un seme che dà nuova vita, il padiglione sarà un centro in cui far nascere nuove idee e progetti in un contesto ecosostenibile, come si può apprendere dal sito ufficiale: «un seme piantato nel nuovo centro di Milano, un investimento per il futuro, dedicato alle persone e rivolto alla città e al sistema delle imprese, con particolare attenzione alle nuove generazioni e all’innovazione. La decisione di UniCredit di investire nella costruzione di un Centro Polifunzionale, inserito nel contesto di Garibaldi-Porta Nuova, nasce dalla volontà di aprirsi alla città ed alle comunità con cui UniCredit opera».

grattacieli UniCreditIn contrasto architettonico con i grattacieli UniCredit che hanno completamente ridisegnato lo skyline meneghino, il “seme” sarà la sede di meeting, conferenze stampa e mostre, ma non solo. Diviso in tre parti sviluppate in altezza, al primo piano troviamo l’auditorium composto da 7 spazi, tutti con il nome di piante; al terzo la Green House, spazio versatile destinato a numerosi tipi di eventi, capace di contenere fino a 700 persone; al secondo, che abbiamo volutamente lasciato per ultimo (non a caso è quello che ci piace di più!) ecco Mini Tree, l’asilo nido per i bambini dei dipendenti e del quartiere, e la Passerella dell’Arte, dedicata alle esposizioni.

A questi tre livelli si aggiungono le Ali del Pavilion, due grandi pannelli dotati di maxi schermi ad alta definizione che si spiegano verso il parco e la Piazza attraverso un meccanismo basato su una tecnologia ereditata dall’ambito navale, per includere e coinvolgere nell’evento anche chi è fuori dalla struttura.

Non male, che dite?

Arianna Tacchini

A 23 anni forse si è ancora troppo inesperti della vita ed è difficile conoscere chi si è sul serio. Quello che so di me è che sono nata in una famiglia in cui il suono della macchina da cucire era presente nella mia quotidianità di bambina, così come il cercare di riconoscere i differenti tessuti e l’imparare ogni giorno ad amare le sensazioni che davano al tatto.
 Studentessa in Editoria, culture della comunicazione e della moda. Il mondo è la mia casa, ma la mia imperfetta famiglia è insostituibile, il mio carica batterie è un biglietto aereo e qualsiasi tipo di canzone può essere la colonna sonora della mia giornata, dipende da come mi sveglio! I mercati sono i migliori negozi del mondo e i cortili di Milano la miglior scenografia. Lunatica per passione, ma concreta e sognatrice per scelta.
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