Milano che non si ferma mai: ecco 5 mostre da scoprire in questa torrida estate 2015!

22. LORRAIN Porto Villa Medici

Milano non va in vacanza, o almeno così sembrerebbe dalle iniziative che continueranno ad animare la città della Madonnina per tutta l’estate. Il calendario si presenta più vasto che mai, merito anche di Expo 2015 che terrà aperti cinema e si animerà con serate di tutti i tipi e concerti per tutti i gusti, tanto che converrà segnare in agenda qualsiasi possibile uscita, comprese quelle culturali tra i musei!

EverydayClimateChange

#EverydayClimateChange, ©Matilde Gattoni

Alla Galleria dell’Instituit Français per tutto il mese di agosto si potrà ammirare #EverydayClimateChange, la mostra voluta da James Whitlow Delano, fondatore del progetto che porta lo stesso nome dell’esposizione, in cui sono presentate le immagini di 6 fotografi provenienti da nazioni differenti che hanno documentato i cambiamenti della globalizzazione. Vale la pena andare perché sono mostrate possibili soluzioni per il miglioramento a cui tutti noi possiamo contribuire!
Fino al 28 agosto

Andy Warhol Hammer and Sickle (Falce e martello) (1977) pittura a polimeri sintetici e serigrafia su tela; 182,9 x 218,4 cm Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

Andy Warhol, Falce e martello (1977).
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Poco distante dalla città di Milano, nella splendida cornice della Villa Reale di Monza andrà in scena Il Fascino e il Mito dell’Italia dal Cinquecento al Contemporaneo. Lo scopo dell’esposizione è quello di mostrare come i maestri nostrani, soprattutto in passato, abbiano esercitato sugli stranieri un ruolo fondamentale per far evolvere la ricerca artistica. Vale la pena andare per vedere le opere in mostra che vanno dai dipinti Canova, Correggio e Tiziano, fino ai lavori contemporanei di Marina Abramović, Christo+Jeanne Claude e Candida Höfer. Giusto per citare qualche nome, fra i numerosi in mostra.
Fino al 6 settembre

Credito: Terra Project, LAND. Caltri un edificio mai terminato dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980

Ph credits: Terra Project, LAND. Caltri un edificio mai terminato dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980

Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli per Hungry Eyes. La mostra fotografica, nata nel 2006 dal collettivo Terra Project e portata negli spazi di Via Vigevano 35 dalla associazione culturale Cortona On The Move nasce per documentare una nuova forma di colonialismo che sta prendendo piede in alcuni Paesi, fra cui l’Indonesia, l’Ucraina, l’Etiopia, Dubai, le Filippine e il Madagascar. Vale la pena andare perché mostra il dietro le quinte di questo fenomeno legato all’accaparramento di terre e investimenti nelle piantagioni e nell’agricoltura globale. Oltre a far riflettere su quello che ancora appare un problema, purtroppo, ancora poco conosciuto.
Fino al 1° settembre

Credito: Giulio Aristide Sartorio, Sulla strada di Ginevra durante il bombardamento, 1918

Ph Credits: Giulio Aristide Sartorio, Sulla strada di Ginevra durante il bombardamento, 1918

C’è tempo fino al 23 agosto per visitare, alla Galleria d’Italia, la mostra La grande guerra. Arte e Artisti al fronte. Un’esposizione suddivisa in tre sezioni, pensata per celebrare il centenario dell’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, in cui si intende analizzare i decenni di sviluppo che l’hanno preceduto e i successivi cambiamenti. A partire dalla Belle Époque, con la fiducia nei cambiamenti, il Liberty e l’unione fra arte e industria, fino al realismo sociale e al successo della vittoria visto soprattutto nella scultura. Vale la pena andare per ammirare le più di 200 opere in mostra, provenienti anche da collezioni private, che raccontano dei movimenti artistici che hanno fatto la storia dell’Italia.

Credito: Tang Dixin, mr hungry, 2014, single channel video, 29’51’

Ph Credits: Tang Dixin, mr hungry, 2014, single channel video, 29’51’

Al PAC, Padiglione di Arte Contemporanea in via Palestro, va in scena la Cina con artisti di tre generazioni differenti. Al centro è il Jing Shen che porta il significato di “consapevolezza del gesto” e nello stesso tempo “Forza interiore”, ovvero quel momento che precede l’atto stesso dell’istante pittorico (e non solo) . Un momento di riflessione assunto anche nell’arte contemporanea e dagli artisti odierni, legato alla scrittura, che vale la pena conoscere (e dunque vedere) per comprendere quanto il metodo cinese abbia anche influenzato l’Occidente. E quanto, anche le performance, siano pensate intensamente.
Fino al 6 settembre

Sara Emma Cervo

Sono nata in Sardegna nell’ormai lontano 1977, dove ho vissuto fino ai 19 anni per poi vagare un po’ su e giù per lo stivale e stabilizzarmi a Milano. Vivo nel quartiere Isola, amo l’arte e la fotografia, scrivo di tutto e un po’ e curo il mio blog Volevo Fare Solo La Photoeditor (http://volevofaresololaphotoeditor.blogspot.it)
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