E se un tramezzino, a Milano, non fosse esattamente un sandwich? E se dalla città della Madonnina bastasse una seggiola per partire alla volta di un safari? E se tessuti e tessutai di pregio andassero ben oltre al classico Raponi (un’istituzione per chi si occupa di tendaggi & Co.)?
Chi ha una casa sa che cosa voglia dire “vestirla”: è un po’ come scegliere il giusto look per rappresentare noi stessi.
Finito il Fuorisalone e la Design Week, però, non è poi così facile trovare degli spunti originali.
Diciamocelo chiaro: ci sono Zara Home, Cargo High-Tech, Corso Como 10, per certi versi anche Coimport (in Piazza Diaz), l’intero penultimo piano de La Rinascente: ci sono le linee “decor” delle grandi griffes, come Versace Home o Armani Casa; senza dimenticare Culti (in Corso Europa) o gli showroom di via Tortona & Co.
Ma la domanda che mi sono posta è: dove trovare un negozietto a portata di uomo, ops, donna-sull’orlo-di-una-crisi-di-nervi-perché voglio colore in casa e non voglio passare da Ikea?
Perdendomi per le vie del centro come piace fare a me, sono capitata in via Gian Giacomo Mora, proprio all’angolo tra via Cesare Correnti e via de Amicis. Qui, c’è un piccolo ma coloratissimo negozio in cui trovare abbigliamento, arredo, accessori e colori… Tutto l’anno. Ad agosto chiuderà dall’8 al 24 – d’altronde, non fa parte di quelle vie del centro esattamente gettonate per gli acquisti. Ed un motivo in più per passarci sarà scoprire una vietta della vecchia Milano – per fortuna – ancora poco gettonata.
Ci si arriva con il 94, da Cadorna o Crocetta, o scendendo in Piazza della Resistenza Partigiana. C’è da passare tra la Pizzeria Naturale e piccoli negozietti dai look ricercati.
Tra le Colonne di San Lorenzo e via Torino, ecco Tessuti Mimma Gini.
Non so a voi, ma a me il gioco di assonanze mi fa accostare le parole “Mimma” e “Gini” a “Immagini”.
In effetti, i tessuti sono dichiarati sin dall’ingresso, nel piccolo ma delizioso atelier.
Le immagini sono quelle che si avverano una volta toccato con mano una sedia da regista che ci si potrebbe portare dietro, in un safari. O perdendosi nei rossi e blu delle collezioni d’abbigliamento e poi borse, lampade, cuscini, persino vasche da bagno e complementi in gradi di creare atmosfera in casa. Tutti con proposte divertenti e originali – ad esempio, il set di cuscini sovrapposti “tramezzino”.
Una sottile linea lega tutti questi dettagli. Anzi, quattro.
La scelta della riga.
L’uso di tessuti naturali.
La selezione esclusivamente di una gamma di colori cangianti.
L’impiego unico di maestranze artigianali per la messa in opera dei pezzi. Che, per questa ragione, sono oggetti unici, disponibili in un’ampia forbice di prezzo.
A curare la summa di proposte è Barbara Frua. Nel laboratorio interno, vengono realizzati su richiesta i patchwork ed il riciclo della linea di complementi d’arredo e imbottiti personalizzabili ideati da Marzio Rusconi Clerici; la linea di maglieria, abbigliamento ed accessori curati da Stefania Sordillo e da Francesca Rusconi Clerici.
Questi ultimi, svolgono un’ulteriore attività di ricerca acquistando per il negozio piccoli brand promuovendo un’idea di prodotto artigianale e di design.
Ci sono giacche, top, sottovesti, abiti, ma anche borse, oggetti per la casa, look, maglieria…
Qualche esempio?
Poi, ognuno decida un po’ se continuare a uniformarsi o puntare sul design 365 giorni all’anno, ma anche questo è un modo per conoscere il lato nascosto e più contemporaneo della nostra città.
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