Sabato sera, che si fa a Milano? Tutti a visitare la Pinacoteca di Brera e a conoscere il nuovo direttore. Uno dei musei simbolo di Milano ci svela le sue novità!

Pinacoteca di Brera 2015 novità

Nonostante la pausa d’agosto qualcuno avrà sentito parlare al tiggì della cosiddetta Riforma Franceschini. Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel governo Renzi solo qualche giorno fa ha nominato 20 nuovi direttori da tutto il mondo per alcuni dei principali musei italiani. In questo elenco figura anche la beneamata nostra Pinacoteca di Brera che, al di là dell’incarico assegnato al 59enne inglese manager e museologo, James Bradburne (dal 2006 direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze e con un curriculum di tutto in rispetto), ha in serbo affascinanti notizie per il calendario 2015-2016. Tra “Brera by Night” e nuovi appuntamenti di arte e cultura contemporanea… vediamoli insieme.

Da che mondo è mondo, cioè da quando è nata l’idea dell’arte come espressione del sentimento umano, non sono pressoché mai esisti capolavori senza committenze così come non ci sono mai state commissioni di grande imprese senza che la politica ci andasse di mezzo.

La Riforma Franceschini e la nomina del canade-inglese James Bradburne non fanno eccezione.

“Bradburne è un’ottima scelta, ha fatto bene Franceschini a cambiare. È come passare dalla lira all’euro, ci sono difetti nel modello di selezione ma si cambierà in corsa. Sarà dura anche per James però, avrà bisogno dell’aiuto del nuovo consiglio per orientarsi” è stato il commento a Repubblica.it di Sandra Bandera, dirigente dei poli museali lombardi esclusi Brera e Palazzo Ducale a Mantova).

Tra favorevoli, cauti e contrari (Philippe Daverio, tra quest’ultimi) restano comunque aperte alcune delle questioni “care” a Brera da tempo immemore.

Quella degli spazi condivisi con gli studenti della locale Accademia.
Quelli della mancanza di spazio per liberare interi muri colmi di opere e a volte affastellate tra loro in modo eccessivo – soprattutto per le collezioni degli ultimi due secoli e questo nonostante Palazzo Citterio, in via Brera, aspetti sin dal 1974 di ospitare una parte delle sezioni di Otto/Novecento, Collezione Jesi inclusa.

Poi c’è la richiesta di liberare metri quadri per dare luogo a esposizioni temporanee, utili a far “salire”, come si dice in gergo, sponsor e quindi monetizzare.

Con la divisione delle nuove cariche tra direttore e sovrintendente responsabile della conservazione del patrimonio e la gestione diretta diretta di bilanci e ricerca di fondi privati, infatti, i musei dovranno “fare da sé”.

Necessario allora riuscire a trovare “escamotage” per far cassa quali l’apertura di un vero e proprio punto ristoro – l’aperitivo al museo è cosa buona e giusta, ve l’avevamo mostrato già all’inaugurazione delle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala.

Tra nuove divisioni delle cariche e nuove richieste, non è detto che non scappino pure nuove assunzioni. Ma nel mentre sarà necessario trovare nuovi finanziatori e sponsor.

Ma questo si vedrà.

Quello che ora è certo è che Brera, per quest’inizio di nuovo “anno accademico”, ha in serbo nuove ghiotte iniziative.

Di alcune vi abbiamo già parlato, come di ArteHorto che porta alla scoperta delle erbe e delle verdure e fiori contenuti in una selezione di dipinti delle sale da scoprire, dal vivo, nell’Orto Botanico.
Chi fosse passato dal grande cortile d’onore avrà notato alcune statue in restauro: sono realizzati grazie al contributo di Pirelli e con la partecipazione degli Amici di Brera.

Poi c’è “Scopri le Marche a Brera“, il progetto che la Regione Marche, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, ha aperto come corollario artistico della sua partecipazione a Expo. “Attraversando le sue sale si incontrano una trentina di dipinti provenienti dalle Marche: l’idea è di valorizzarle con un percorso dedicato che ne indichi, con brevi note didascaliche, i luoghi e le sedi di originaria appartenenza“.

Per gli amici di Brera più “virali”, ecco #raccontamibrera, l’esperienza narrativa per cui tutti possono condividere pensieri e suggestioni da una visita in Pinacoteca attraverso social media. Sono ben accetti testi, foto, video, musiche… che verranno collazionati e riprodotti dal personale dei Servizi Educativi.

Per i veri affezionati, l’abbonamento 2015 prevede l’ingresso alla Pinacoteca e a tutte le mostre ed eventi speciali, fino al 10 gennaio 2016, al costo di 25 euro.

Scopri le Marche a Brera

Scopri le Marche a Brera

Sempre a tema Expo e food, “Dal quadro al piatto” è il ciclo di incontri iniziato a maggio 2015 e che fino a ottobre proporrà, tramite iscrizione via e-mail, visite guidate e conferenze,dedicate alla storia dell’arte, all’educazione alimentare e alla ricerca nel settore. Il Prossimo incontro, “Il convivio: tra metafora e realtà”, è previsto per giovedì 17 settembre.

Ciò che invece rallegrerà gli amanti di Milano e delle sue unicità è la possibilità di “Sabato sera a Brera”, con l’apertura della Pinacoteca fino alle ore 23 (chiusura biglietteria alle ore 22.40) comprensiva di tour dedicato alla storia di Brera ed alle sue collezioni, con particolare attenzione ai capolavori del museo.
Il tour inizia alle ore 21.15 per una durata di circa un’ora (max 20 persone).
Per informazioni: sbsae-mi.atm.didattica@beniculturali.it.

Qualcos’altro da dichiarare? Sì, che Brera deve dare il meglio di sé e 250mila visitatori all’anno sono troppo poco per i capolavori eccelsi in essa contenuti, dall’inflazionatissimo Bacio di Francesco Hayez al Cristo Morto del Mantegna passando per lo Sposalizio della Vergine di Raffaello o i Caravaggio, Piero della Francesca, Tiziano, i leonardeschi... e ancora Balla, Martini, Boccioni… presenti nelle sale.

Fondata nel 1776 Maria Teresa d’Austria come biblioteca e Accademia e destinata a raccolta pubblica di opere d’arte, sul modello del Louvre, per volere di Napoleone – primo museo italiano di questo genere – Brera merita di tornare alla città con tutti i fasti e tutti gli onori di una grande scuola d’arte quale è sempre stata e quale ancora oggi sa essere di fronte al mondo.

Per ulteriori informazioni: www.brera.beniculturali.it

Photo. Courtesy Pinacoteca di Brera

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.