C’era un tempo in cui Castello Sforzesco era la residenza dei signori di Milano, con le sue segrete, stanze magnifiche, cunicoli sotterranei utilizzati anche durante la Grande Guerra e i fantasmi che si aggiravano (qualcuno dice ci siano ancora…) per le sale e i corridoi del castello. Oggi uno dei simboli della città, punto di riferimento per milanesi e turisti di tutto il mondo, cambia lingua e parla cinese…
No, nessun magnate straniero ha comprato il castello meneghino, si tratta di una bella iniziativa curata dall’Istituto Confucio dell’Università Cattolica di Milano: otto studenti della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere guideranno turisti dagli occhi a mandorla alla scoperta dell’edificio costruito nel XV secolo da Francesco Sforza.
Tre i percorsi organizzati dall’Istituto il cui obiettivo è quello di promuovere attività che possano favorire l’avvicinamento tra la cultura cinese e quella italiana, favorendo la diffusione della lingua e della cultura cinese nel capoluogo lombardo e lungo l’Italia tutta. Gli studenti, scelti per le loro capacità comunicative e grande interesse all’approfondimento-storico artistico della città di Milano, guideranno i visitatori attraverso Panorami dal Castello Sforzesco, Leonardo e Michelangelo al Castello Sforzesco (ricordate la nuova location scelta per la Pietà Rondanini?) e I Musei al Castello Sforzesco.
Attraverso questa iniziativa, l’Istituto Confucio intende aprire una strada per il futuro con l’obiettivo di rendere pienamente fruibili dai cittadini cinesi linguaggi e messaggi del ricco patrimonio artistico milanese.
Per saperne di più sulle visite, cliccare qui.
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