Ad ottobre 2015 Castello Sforzesco parla cinese: con l’Istituto Confucio dell’Università Cattolica di Milano visite guidate in lingua alla scoperta dei segreti del simbolo della città, ecco quando!

Castello Sforzesco

C’era un tempo in cui Castello Sforzesco era la residenza dei signori di Milano, con le sue segrete, stanze magnifiche, cunicoli sotterranei utilizzati anche durante la Grande Guerra e i fantasmi che si aggiravano (qualcuno dice ci siano ancora…) per le sale e i corridoi del castello. Oggi uno dei simboli della città, punto di riferimento per milanesi e turisti di tutto il mondo, cambia lingua e parla cinese…

No, nessun magnate straniero ha comprato il castello meneghino, si tratta di una bella iniziativa curata dall’Istituto Confucio dell’Università Cattolica di Milano: otto studenti della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere guideranno turisti dagli occhi a mandorla alla scoperta dell’edificio costruito nel XV secolo da Francesco Sforza.

Tre i percorsi organizzati dall’Istituto il cui obiettivo è quello di promuovere attività che possano favorire l’avvicinamento tra la cultura cinese e quella italiana, favorendo la diffusione della lingua e della cultura cinese nel capoluogo lombardo e lungo l’Italia tutta. Gli studenti, scelti per le loro capacità comunicative e grande interesse all’approfondimento-storico artistico della città di Milano, guideranno i visitatori attraverso Panorami dal Castello Sforzesco, Leonardo e Michelangelo al Castello Sforzesco (ricordate la nuova location scelta per la Pietà Rondanini?) e I Musei al Castello Sforzesco.

Attraverso questa iniziativa, l’Istituto Confucio intende aprire una strada per il futuro con l’obiettivo di rendere pienamente fruibili dai cittadini cinesi linguaggi e messaggi del ricco patrimonio artistico milanese.

Per saperne di più sulle visite, cliccare qui.

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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