Degustazioni gratis e nuovi locali da provare a Milano? Da Fever Tree al nuovo Gorille alla tre giorni aperta al pubblico, ecco cosa non perdere fino al 22 novembre 2015

La febbre di Milano per aperitivi e locali non è solo di sabato sera, come accadeva negli anni ’70 al buon John Travolta. Fino al 22 novembre 2015, in alcuni casi, per tutto l’anno, in altri, Milano si apre alla bevanda dell’albero della febbre ed alle degustazioni emozionali.

Punto primo. Chi non si sia ancora lasciato affascinare dal Quartiere Isola… si vergogni!
Qui, esattamente sotto Piazza Gae Aulenti, alle spalle del campo di granoturco di Wheatfield e sotto il Bosco Verticale e la Torre Unicredit amici autenticamente milanesi, quelli che amano incontrarsi, mangiare e bere bene, hanno dato vita al progetto-Café Gorille (via G. de Castillia 20).

Dom Costa, Velier - @Café Gorille mentre racconta la storia di Fever Tree

Dom Costa, Velier – @Café Gorille mentre racconta la storia di Fever Tree

Questo spazio accogliente in cui, dalle ore 8 alle 24, vengono serviti colazione, pranzo, merenda, cocktail e piatti della tradizione. Non poteva non fare al caso nostro vista la sua storia d’antan: era il 1882 quando quei muri diventavano il luogo di lavoro di ditte artigiane e artisti della zona; negli ultimi vent’anni lasciavano spazio al notturno dei milanesi.

E non poteva non interessarci se qui non avessimo trovato (e il caso non esiste mai) vecchi amici (i signori di Velier) e nuove storie di gusto e di eccellenza le cui radici affondano nella notte dei tempi.

Al Café Gorille si gustano le toniche super british di Fever-Tree aromatizzate con ingredienti naturali provenienti da ogni angolo del mondo. E anche in questo caso la storia è gustosa.

Tutto parte dall’età coloniale e dal chinino, nome colloquiale dell’albero della Cinchona dove si trova l’ingrediente chiave, nonché spina dorsale dell’acqua tonica “Fever-Tree”. Si mescola all’acqua sorgiva con otto spezie botaniche, inclusi ingredienti rari come l’estratto di calendula, oli di arancia amara della Tanzania pressati a mano, creando una tonica gassata dalle piccole bolle eleganti che non necessitano di dolcificanti o correttori: uniti agli oli di limoni dell’Etna, rosmarino e timo limone danno vita al Mediterranean Tonic.
Ma oltre agli agrumi si aggiungono gli oli essenziali delle erbe provenzali, coltivate dalle ultime famiglie che seguono la tradizione ortoculturale francese a La Drôme, nella remota regione ai piedi delle Alpi Marittime. Dal fondovalle alle colline crescono le piante di timo limone e rosmarino, elementi che forniscono alla tonica un aroma floreale che esalta al meglio i grandi gin e le migliori vodke. E poi ci sono la Ginger Ale e la Ginger beer, create con tre differenti tipi di zenzero, attinti nel mondo in tre luoghi molto lontani: lo zenzero verde dalla Costa D’Avorio – leggero e fresco dall’aroma di lime, i cui oli vengono estratti appena raccolto, prima ancora di essicare la radice; lo zenzero nigeriano; lo zenzero indiano di Kochi. Altra chicca, la Elderflower: un’acqua tonica arricchita con fiori di sambuco freschi raccolti a mano tra maggio e giugno, nella zona del Glouchestershire nel Regno Unito.

Cafè Gorille - Fever Tree

Cafè Gorille – Fever Tree

Il Cafè Gorille è uno dei punti vendita selezionati in cui farsi raccontare questa storia, meglio se mescolata con la sapienza di bar tender speciali – noi, abbiamo avuto il privilegio di assaggiare ancora una volta le creazioni di Dom Costa (Velier). [www.cafegorille.itt – www.fever-tree.com]

Questo, per gli amanti del mixologist.
Per i degustatori dei santi nettari delle vigne della nostra terra, partirà esattamente tra un mese, oggi, “I Migliori Vini Italiani” al Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci di Milano (Spazio Polene).

Dal 20 al 22 novembre saremo di fronte ad una tre giorni aperta al pubblico e agli operatori di settore che potranno conoscere e degustare ottime etichette della produzione vitivinicola lombarda di qualità e altre interessanti realtà italiane premiate dal noto analista sensoriale Luca Maroni.

La scelta della particolare location rientra nel mood di questo brand. Ogni volta vengono individuati luoghi museali e artistici che possono creare un forte impatto emozionale sul pubblico e rendere ancora più piacevole il percorso verso la conoscenza dell’universo vino” spiegano gli organizzatori di questa festa fatta per conoscere e degustare ottime etichette della produzione vitivinicola lombarda esattamente nel luogo che porta il nome del genio di Vinci, “padron” di uno dei luoghi più amati di Milano, quest’anno: la Vigna di Leonardo.

I Migliori Vini   - 20-22 novembre 2015

I Migliori Vini – 20-22 novembre 2015

La kermesse milanese prenderà il via venerdì 20 novembre alle 19.00 con la premiazione dei migliori produttori della Regione Lombardia presenti nella 23° edizione dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2016 (da metà novembre nelle librerie italiane) insieme ad un ricco programma di diversi eventi collaterali, tra cui i Wine Tasting  e, durante la serata di apertura della manifestazione, la presentazione di “Milano è la vigna di Leonardo”, interessante volume scritto da Luca Mardoni ed edito da Sens che corrisponde al frutto di anni di ricerca in cui si narra la storia della vigna di Leonardo, le attività di recupero dell’antico vigneto appartenuto al genio del Rinascimento, in cui vengono esaminati i codici di Leonardo e viene fatto un ritratto del personaggio e dei suoi luoghi.

I Migliori Vini Italiani
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci – Spazio Polene
Venerdì 20 Novembre ore 21.00 – 24.00 (ultimo ingresso ore 23.00)
Sabato 21 Novembre ore 16.00 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00)
Domenica 22 Novembre ore 16.00 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00)
Prezzo: 20,00 euro (include bicchiere e tasca porta bicchiere).
Ingresso gratuito per gli operatori del settore, previo accredito sul sito www.imiglioriviniitaliani.com

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.