Street style e cultura metropolitana a Milano? A ottobre 2015 nasce SwisherTribe, il magazine che a suon di hip hop fa da specchio all’arte di strada

J-Ax: 43 anni, Milano. Fedez: 26 anni, Milano. Gue Pequeno: 30 anni, Milano. E di quanti altri rapper e street artist a trecentosessanta gradi è fatta la cultura metropolitana, contemporanea, di Milano? Proprio per parlare di questo come del sottobosco meneghino fatto di hip hop, urban style, e… cigarillos è nata una nuova rivista. A Milano. Si chiama SwisherTribe.

SwisherTribe, come “swish”, ovvero il sibilo, il fruscio, ma anche “il diverso” e quello alla moda. Di tante e svariate sfumature è fatta l’accezione del termine che ora identifica una tribù, quella del mondo della street culture fatta di rap, “American” style, musica, ultime tendenze, moda, “Hot Music”, “Screens”, street art – che ci piace tanto se fatta con cognizione di causa, che è fatta anche dalle donne, come ci hanno insegnato le ormai amiche di WhiteLight Gallery.

Ma nel mondo Swisher ci sono anche i graffiti, i fumetti, il cinema, i videogiochi, le news dal mondo metropolitano di Milano e non solo, che parla, “di pancia”, alla strada, con un layout colorato, di impatto, attraverso foto pregevoli, strizzando anche l’occhio a quei Swisher Sweets, i cigarillos omonimi, che tanto vanno per la maggiore e “sono davvero molto diffusi” – ci garantiscono i più esperti, tra gli autentici rapper americani (detto tra noi, sono anche protagonisti attivi – i distributori – di questo nuovo progetto editoriale).

SwisherTribe nasce proprio con questo intento: fare di quel mondo di strada, un po’ disordinato (all’apparenza) e che prende le cose di petto un nuovo magazine di riferimento per i giovani che si rispecchiano nei valori e nell’universo dell’hip hop. Che non significa “bande da bandana in testa e pantaloni di parecchie taglie in più e un po’ sdruciti” ma amanti delle logiche “altre”, lontane dal conformismo e da tutto ciò che è mainstream.

Qui, tra musica, arte, cultura, si parla di originalità e cose nuove. SwisherTribe se ne occupa attraverso articoli, le cosiddette “pillole”, news, approfondimenti, interviste.
E come ogni vero gentlemen che si rispetti, non manca il corner “Un sigaro con…” dedicato proprio ai “one-to-one” “così da permettere a tutti gli appassionati di cultura hip hop di scoprire tutti i retroscena e le anteprime che riguardano i protagonisti della scena italiana“, ci spiegano da redazione.

Tra i nomi di grande richiamo che già sono saliti nel ritmo di SwisherTribe ci sono Big Fish, “che ci ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardanti il suo passato con i Sottotono“, proseguono da “casa Swisher; il Vacca, che ha confessato di non aver fumato per mesi per registrare il suo ultimo disco L’ultimo tango; il rapper Lucci, cheha parlato del suo primo singolo La Collina estratto dal suo ultimo album, rivelando che nasce come doppio omaggio a De Andrè e all’Antologia di Spoon River di E.L. Masters. Ma non solo, ha anche aggiunto curiose dichiarazioni sul suo rapporto con le major e con la crew Brokenspeakers‬.

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Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.