Artigiani a Milano: Alessandro Siniscalchi ci apre il suo salotto in Viale Vittorio Veneto e ci svela i segreti dell’antica arte del camiciaio. Ecco la nostra intervista!

Un salotto di Milano, nascosto, come si conviene alla classica sobria laboriosità dei milanesi, in Viale Vittorio Veneto 32. Qui si perpetua la tradizione di un mestiere antico, quello del camiciaio. Un lavoro artigianale che Alessandro Siniscalchi, aplomb inglese, cadenza spiccatamente meneghina, ha imparato da suo padre Vittorio. Colui che ha letteralmente “preso le misure” ai grandi della terra. Ci siamo fatti raccontare questa storia di famiglia.

Milano, 1948, via Montenapoleone 19. Vittorio Siniscalchi inaugura una storia di famiglia e camicie, quelle che accompagnano la giornata dell’uomo da secoli, in tutto il mondo, ma che rappresentano l’elemento più personale delle scelte di costume del singolo.

Ph. Claudio Klaus Savoldi Bellavitis

In quell’atelier iniziava una storia oggi portata avanti, con successo internazionale ma senza troppi clamori, da Alessandro Siniscalchi, maestro d’arte che orgogliosamente fa dire di sè: “è rimasto uno degli ultimi a realizzare ancora questi capi di altissimo artigianato, completamente a mano e su misura“.

L’indirizzo è cambiato, si trova in Viale Vittorio Veneto 32, ma il modus operandi è rimasto lo stesso.
Si parte dalle misure; si fanno le prove in telina – “dove il cliente crea la propria eleganza e teorizza il suo piacere“. Quindi si crea il carta modello personale; si tagliano, cuciono, ricamano le stoffe; vengono infine stirate le nuove camicie nate, sempre seguendo vecchi metodi.
Tutto fatto a mano. Tutto attinto dalle più eccellenti materie prime con un Made in Milan riconosciuto nel gotha dell’eleganza maschile mondiale (ma ci sono buone aperture anche verso il guardaroba femminile).
Tutto per accrescere l’ego del singolo cliente e secondo le sue precise necessità e piacere, in cui ognuno diventa stilista di se stesso: è una realtà che Alessandro sa far vivere” e che presto verrà raccontata in un libro e in diversi progetti mondiali capaci di coniugare gli ultimissimi ritrovati della tecnologia (Alessandro Siniscalchi è uno dei Master della Samsung Academy) con l’arte del saper fare di ieri.

Lo sono andata a trovare e, in mezzo a chilometri di stoffe e sui comodi divani del suo salotto atelier, ci ha raccontato la sua storia.

Quando e come è nata la vostra attività?
Siniscalchi Camicie Su Misura è stata fondata nel 1948 da mio Padre Vittorio.

In che modo Alessandro Siniscalchi ha preso in mano le redini di questa impresa di famiglia?
Nell’ambito dell’artigianato non esiste una data precisa. La trasmissione del lavoro, nel mio caso, avviene in piccole dosi da padre in figlio e si basa sull’esperienza che si acquisisce giorno dopo giorno. Infine, arriva quel giorno in cui ti accorgi di aver immagazzinato abbastanza esperienza da poterti muovere con i tuoi passi. Di fatto, ho preso in mano la gestione dell’impresa solo intorno alla fine degli anni ’80.

Quali sono i ricordi della sua attività ai tempi del papà? Quali atmosfere?
Quando ho iniziato, la prima cosa che mi ha colpito è stato l’odore che emanava il laboratorio: odore che non si può descrivere basato solo sulle proprie sensazioni. Oggi, avendolo nel sangue, dopo tanti anni, non si sente come la prima volta, ma ritorna annualmente al rientro dalle vacanze. L’atmosfera dentro l’atelier era ovattata!
Questo (l’atelier, N.d.r.) è il luogo in cui i Clienti arrivavano e spesso e volentieri si intrattengono a fare salotto. Con buone probabilità ciò significa che quello era un momento di svago dai loro impegni quotidiani.

Alessandro Siniscalchi premiato OMA (Osservatorio dei Mestieri d'Arte)

Alessandro Siniscalchi premiato OMA (Osservatorio dei Mestieri d’Arte)

Un aneddoto?
Un aneddotto indelebile riguarda il giorno in cui mio padre – erano i primi tempi – dovette prendere uno sgabello per misurare il collo di un Cliente americano.
Altro momento particolare che non potrò mai dimenticare, quando sempre il mio maestro, mio Padre, si trovò alle prese con la misurazione del torace di una nota attrice del tempo: era Serena Grandi, e si tolse un chiwawa da dentro al body!

Come era Milano allora? Era meglio la Milano degli anni ’80 o quella di oggi?
La Milano di allora era la MILANO DA BERE: le persone erano meno esasperate ed aveva il tempo – o forse sapeva ritagliarselo. Oggi Milano è pratica, veloce; i tempi sono scanditi dall’orologio e dagli impegni del lavoro e della Famiglia.
Oggi come Ieri, però, esiste ancora quell’abitudine in cui il Camiciaio diventa spesso il confidente del proprio Cliente.

Clienti di ieri e di oggi: sono cambiati nello stile, nel modo di fare, nel modo di vestire, nelle richieste?
Un tempo, la maggior parte della clientela era rappresentata dai milanesi; oggi la provenienza è di gran lunga internazionale.
Anche se non siamo direttamente collegati con il modo della moda, anche da noi lo stile viene condizionato.
Ad esempio, oggi la stragrande maggioranza dei clienti richiede una camicia di taglio slim, appunto alla moda.

Il business: meglio quello degli anni ’50-’60-’80 oppure è più facile oggi?
Negli anni ’50-’60 non ero nemmeno presente, ma negli anni ’80 le cose andavano sicuramente meglio rispetto ad oggi.

Un artigiano a Milano: la grande metropoli del fashion dà ancora loro spazio?
L’Artigiano avrà sempre il suo spazio (di nicchia) nonostante l’avvento delle grandi firme. Il problema, eventualmente, consiste nel fatto che una volta tutti avevano una cultura verso il mondo del su misura e del fatto a mano; oggi risulta molto più difficile. In particolar modo, questa carenza di conoscenza è tipico della clientela straniera.

Ph. Gianni Fontana

Dopo Alessandro, chi e cosa arriverà? Ci avete già pensato? Avete un erede?
Dopo Alessandro? … chissà!, magari mio Figlio. Dico solo che è prematuro pensare a Lui per una semplice questione di età.
E’ vero invece che oggi molti giovani appassionati si sono avvicinati a questo mondo. E’ per me un vero piacere trasmettere il mio sapere a Loro: è un modo per non far estinguere un patrimonio che ci rende unici al mondo, ma devo ammettere che questo patrimonio si va man mano perdendo anche per colpa nostra (Artigiani) e per la Nostra gelosia dei Segreti.

Siniscalchi

Viale Vittorio Veneto, 32
20131 Milano
Italia
+39.02.29003356
info@siniscalchicamiciesumisura.it

 

Ph. cover: web. Ph. nell’articolo: Facebook

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.