Parte da Milano un modo davvero innovativo di fare la pausa pranzo, e non può che essere questa la nostra #buonanuova “alla milanese” della settimana. Perché ci ha colpito così tanto? Perché consente di risparmiare, evita di sprecare e aiuta a socializzare.
Pausa pranzo, voi come la fate? Qualcuno al bar, altri nel locale convenzionato con l’azienda dove lavorano; altri ancora mangiano in mensa, poi c’è chi si fa la pausa “in fretta e furia” a casa propria mentre chi non ha alternative spesso finisce per mangiare seduto alla propria scrivania (o saltare il pranzo a piè pari), è vero o no?
E’ so_lunch, un’app nata per mettere in contatto tre soggetti distinti e aiutarli a trarre il massimo beneficio l’uno dall’altro grazie a una bella forma di collaborazione. Parlare di sharing economy è assolutamente azzeccato, perché in so_lunch ci sono:
- so_market, ossia un commerciante che ha delle eccedenze da piazzare prima che scadano e per questo è disposto a venderle a un prezzo particolarmente vantaggioso (del resto, se l’alternativa è pagarne lo smaltimento…);
- so_chef, dunque qualcuno che in pausa pranzo ha tempo e modo di cimentarsi coi fornelli. so_lunch suggerisce che a candidarsi siano quelli che hanno 45/50 anni, e per qualche ragione sono attualmente fuori dal mondo del lavoro: se anziché farsi da mangiare da soli lo facessero per due o più persone, e guadagnassero qualcosina “per il disturbo” non sarebbe male, no?;
- so_diner, quindi persone che hanno il problema della pausa pranzo da risolvere: se il bar sotto l’ufficio ormai ha stancato, andare al ristorante tutti i giorni ha un suo costo e mangiare davanti al PC è tutt’altro che accattivante, che alternativa resta?
so_lunch mette in contatto questi tre attori grazie alla geolocalizzazione: il market mette a disposizione la sua merce, lo chef cerca le occasioni più convenienti nella sua zona per la “materia prima” necessaria a realizzare un buon pranzo, il diner trova sulla mappa chi lo può ospitare e lo sceglie anche in base al menù del giorno, pagando – attraverso la piattaforma – per il disturbo con una specie di buono pasto elettronico.
Morale? Tutti hanno una qualche forma di guadagno – o di risparmio – nell’utilizzare questa piattaforma (a parte i ristoranti tradizionali, che immaginiamo non la vedranno molto di buon occhio), ma la cosa bella è che questa mette in contatto persone che non si conoscono e gli offre anche la possibilità di incontrarsi e socializzare.
Piuttosto che mangiare davanti all’anonimo monitor di un PC, magari chattando con qualcuno che non si vede da un po’ o sfogliando pigramente un giornale (o un sito web), con so_lunch si possono conoscere nuove persone ed evitare gli sprechi. Una buona idea che si guadagna sicuramente il titolo di #buonanuova, e che potrebbe avere un discreto successo.
Per il momento l’impegno è stato premiato:
- so_lunch è tra i 30 finalisti all’EU social Innovation Contest 2015 della Comunità Europea, scelto su più di 1.480 progetti europei;
- so_lunch è è finalista al Concorso Regione Lombardia-UnionCamere “Il coraggio di Innovare” (vincerà chi ha più voti dalla Giuria popolare che vota online – anche noi tutti possiamo votare);
- so_lunch è è in finale al Premio Nazionale Non Sprecare;
- so_lunch ha già partner importanti quali Lega Nazionale Consumatori e Lavoro Over40 (ACLI)
In 24 ore dal lancio hanno già ricevuto decine di iscrizioni.
Voi la provereste?
www.solunch.it | Pagina Facebook
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