AirBnB a Milano è una realtà ormai affermata, e questo è vero soprattutto grazie alla “complicità” di Expo 2015 – che ha fatto registrare un vero e proprio boom per la piattaforma in cui si possono offrire e affittare appartamenti o una stanze altrimenti liberi.
Non è tutto oro quello che luccica, … Anche AirBnB porta con sé delle criticità – come ho avuto modo di raccontare anche su buonanuova.it [http://www.buonanuova.it/2016/03/affittare-una-stanza-libera-e-arrotondare-con-airbnb-si-puo-ma-e-tutto-in-regola/].
Dall’altra parte, però, AirBnB resta anche una piattaforma che consente ai milanesi di dimostrare davvero – per l’ennesima volta – il loro avere un cuore grande.
Il merito è di Open Homes, un’iniziativa di accoglienza pensata a vantaggio di tutte quelle persone che sono “costrette” a venire a Milano per assistere i propri cari.
Quanti arrivano nel capoluogo lombardo da un po’ tutte le città d’Italia per motivi di salute? Tanti, anzi: tantissimi! Ci sta anche che sia così, visto che a Milano esistono poli ospedalieri d’eccellenza – come lo IEO, l’Istituto dei Tumori, il San Raffaele, il Gaetano Pini… – che non hanno pari in tante zone del nostro Paese.
Naturalmente gli ammalati trovano ospitalità presso le strutture sanitarie, dove restano per giorni, settimane o persino mesi in degenza (dipende dalla gravità della loro situazione); al loro fianco familiari e parenti, che mollano tutto quello che hanno a casa e arrivano a Milano insieme a loro per dargli conforto, la vicinanza di un volto conosciuto, la complicità dell’ascolto.
Per questi ultimi, l’alloggio può essere un grande problema: andare in hotel costa e non tutti se lo possono permettere troppo a lungo, sempre ammesso che si riesca a trovare un posto nei pressi dell’ospedale.
E’ nato così un sistema di accoglienza più o meno ufficiale, alimentato da persone che mettono a disposizione i propri appartamenti o stanze a prezzi competitivi; quanti di questi siano regolari e quanti meno non è dato a sapere, e non è facile organizzarsi con loro prima di mettersi in viaggio.
Oggi le cose possono cambiare e possono farlo grazie al progetto Open Homes, nato da un accordo tra Comune di Milano e AirBnB: il sito metterà a disposizione dei coupon, che permetteranno ai familiari degli ammalati di essere ospitati a prezzi bassissimi per una settimana – o addirittura gratis se l’host è particolarmente generoso e rinuncia alla propria quota.
Il progetto riguarda anche la Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, un’associazione che si occuperà materialmente di gestire queste prenotazioni “speciali” e la loro logistica.
Un’altra dimostrazione di quanto Milano sa essere generosa, e di come tante persone si adoperano e collaborano per far sì che chi ha bisogno possa trovare una sponda e sentirsi meno in difficoltà. Una bella buonanuova “alla milanese” anche per questa setttimana 😉
Per maggiori informazioni: www.openhousemilano.org
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